venerdì 2 settembre 2011

Al via l’anno scolastico. La Gelmini dà i numeri


inviata da V.P.
Al via l’anno scolastico. La Gelmini dà i numeri

di Dina Galano - Mer, 31/08/2011 - 19:33

ISTRUZIONE. Il ministro descrive un sistema virtuoso e rassicura: «Nessun effetto diretto dalla manovra». «Venga a vedere il Paese reale» accusa Giambrone, Idv. Puglisi, Pd: «La solita fiction».

Quasi otto milioni di studenti sono pronti a sedersi ai banchi. Nemmeno un augurio, però, è stato loro rivolto durante la consueta inaugurazione dell’anno a Palazzo Chigi. Ieri, il ministro Mariastella Gelmini è stata impegnata nel rassicurare un avvio senza intoppi. Le cifre del ministero disegnano una macchina di successo: «Abbiamo proceduto a 65mila nuove assunzioni, risparmiato 300 milioni di euro dagli appalti di pulizia. Altre risorse sono state risparmiate grazie alla digitalizzazione».

E ancora, soltanto mille e non tremila i dirigenti scolastici «a rischio» per effetto dell’accorpamento degli istituti, «ma che verranno totalmente recuperati». Il numero medio di alunni per classe è «di 22 unità, rispetto al dato Ocse di 23». Addirittura, «quest’anno è stato raggiunto il livello più elevato di docenti di sostegno (94.430) nella storia della scuola». Continua così la versione del Palazzo, asserendo che la manovra bis «non avrà effetti diretti sulla scuola».

La realtà, invece, racconta altro. Ne sono convinte tutte le categorie coinvolte, presidi, insegnanti, amministrativi. Per le forze di opposizione, «il ministro vive su un altro pianeta», la sua ricostruzione «è una fiction», e ancora «bugie, solo bugie a cui siamo ormai vaccinati».

Parla da Palermo il senatore dell’Idv Fabio Giambrone; al suo fianco due collaboratori scolastici che, esclusi anche quest’anno dalle assunzioni, sono al secondo giorno di sciopero della fame. «Quello che sta accadendo in Sicilia è vergognoso. Non ci sono immissioni in ruolo e i lavoratori sono ormai esasperati», riferisce Giambrone. «La Gelmini farebbe meglio a uscire dalle stanze del ministero e andare a vedere in che stato ha ridotto la scuola pubblica». «Non una parola sui precari, sul caro libri, sulle scuole fatiscenti e sulla ricerca», gli fa eco il collega di Palazzo Madama Stefano Pedica, che annuncia: «Scenderemo in piazza per chiedere la verità sull’istruzione».

Il ministro assicura che «i tagli lineari al Miur saranno assorbiti dalla razionalizzazione della spesa», ma per Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd, «i tagli agli enti locali previsti nella manovra avranno ripercussioni sull’infanzia, i nido, sulla gestione della disabilità, trasporti e mense. Per i Comuni si tratta di spese ingenti che ricadranno sulle famiglie».

Anche quella del tempo pieno, che secondo Gelmini avrebbe riguardato circa 3.800 unità in più negli ultimi tre anni, «è una bufala. In realtà, è stato mantenuto in pochissime scuole. Quei dati si riferiscono - nota Puglisi - alle ore di tempo prolungato, che scatta al superamento delle 27 settimanali». Smascherata dai fatti, il ministro sorvola sui quasi 200mila docenti abilitati in attesa di un contratto e sui 14.500 tra tecnici e amministrativi ancora precari. Nemmeno è a conoscenza che il governo di cui fa parte ha appena ritirato la morsa sulle pensioni quando, rammaricata, ammette «che i sacrifici vengono chiesti a tutti». Forse, inconsciamente, proprio non se l’è sentita di fare gli auguri di buon anno ai ragazzi.

http://www.terranews.it/news/2011/08/al-l%E2%80%99anno-scolastico-la-gelmini-da-i-numeri

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