venerdì 28 novembre 2008

report dalle "Scuole Aperte" di Laghetto

Al piano terra l'allegria e le voci dei bambini che giocano alla "caccia ai diritti del bambino", poi disegnano e scrivono sulla "scuola che vorrei", animati dai formidabili volontari dell' Arciragazzi...
Un centinaio di adulti al piano di sopra, genitori e insegnanti, seduti per due ore su scomode panche, al freddo, a parlare e ad ascoltare, a documentarsi e a confrontarsi, con la voglia di capire, con la voglia di fare qualcosa, per non lasciar morire una scuola che funziona...
Lasciarci con l'idea che è importante tenersi informati e tenersi collegati, tra noi e con le altre scuole del territorio...
Questo è stato per noi un bel momento di " cittadinanza": perchè la scuola è davvero un luogo di cultura, un prezioso bene comune. Da salvare, e anche da migliorare.

gruppo di lavoro domani pomeriggio

il gruppo di lavoro sulla normativa si trova sabato pomeriggio alle 16 alla sede della Cub in Via Zaguri 65 a Vicenza.

giovedì 27 novembre 2008

Calendario "Scuole Aperte"

questo è il calendario a noi per il momento pervenuto...

GIOVEDI' 27 NOVEMBRE

SCUOLA PRIMARIA DI LAGHETTO
dalle ore 18 alle 20. Previste attività di animazione per gli alunni della scuola con l'"Arciragazzi" ed un' assemblea per i genitori della scuola, seguita da uno studio dei documenti.

SCUOLA SECONDARIA DI CASTEGNERO ore 20.30
presso la palestra (nell'edificio della scuola primaria attigua verrà
allestita una piccola mostra provocatoria)

MERCOLEDI' 3 DICEMBRE

ISTITUTO COMPRENSIVO 8 ai FERROVIERI dalle ore 18 alle 20
Sono interessati i due plessi della scuola primaria e quello della scuola media.
Ci saranno momenti di studio della normativa alternati ad attività di animazione e nei laboratori.

GIOVEDI' 4 DICEMBRE

SCUOLA SECONDARIA DI LONGARE ore 20.30
presso l'aula magna (verranno esposti anche alcuni materiali della mostra
allestita la settimana precedente)

SCUOLA PRIMARIA "PERTINI" IST. COMPRENSIVO "SCAMOZZI" 3 VICENZA
dalle ore 18 alle ore 20 leggere le normative con l'aiuto di esperti e comprendere i cambiamenti che queste produranno nella scuola ed animazione per i bambini della primaria e della scuola dell'infanzia.

domenica 23 novembre 2008

CHI SIAMO

rassegna stampa su "Scuole Aperte"

dal Gazzettino di sabato 22 novembre

Prima lezione fuori orario organizzata dalla "assemblea in difesa della scuola pubblica" per illustrare nei particolari la riforma
Polegge, serata bianca per cinquanta genitori

Scuola aperta di serale per una lezione sulla riforma Gelmini dedicata ai genitori. È accaduto giovedì alla scuola primaria di Polegge, durante la prima delle tre "serate bianche" promosse dalle maestre legate all'assemblea per la difesa della scuola pubblica. A Polegge erano una cinquantina le mamme e i papà che hanno risposto all'invito delle insegnanti a prendere parte dalle 18 alle 20 all'assemblea-lezione, mentre i bambini giocavano con Arciragazzi. Le maestre hanno distribuito ai genitori il testo del decreto, il Piano programmatico dei tagli alla scuola previsti dalla legge 133, la mozione Cota (sulla creazione di classi separate per gli alunni stranieri), «fino all'ordinanza del consiglio nazionale della Pubblica amministrazione, organismo presieduto proprio dalla Gelmini, che prende posizione contro questa riforma», sottolinea l'insegnante Paola Beltrame. E dalla lettura dei testi legislativi qualche genitore ammette di aver capito qualcosa in più. Per Marina Marcolini, mamma di Simone e docente universitaria, «è peggio di quanto mi aspettassi. Leggendo questi documenti si ha veramente l'impressione che si tratti di un problema economico, che si voglia solo tagliare e risparmiare sulla pelle degli utenti. È una questione che interessa tutti e la cosa che mi dispiace di più è che la scuola di mio figlio funziona benissimo». A confermarlo Rosanna Ambrosini: «Qui è come stare in una grande famiglia. Sono preoccupata per il futuro di mia figlia Elena. Mi sembra che tagliando sull'istruzione si voglia creare una società di ignoranti. Da una parte si introduce l'Educazione civica, dall'altra si compromette il diritto all'istruzione, mi sembra un controsenso». L'introduzione del maestro unico e la riduzione del quadro orario avranno riflessi, secondo i genitori di Polegge, sul bilancio familiare: «Quando verrà meno il tempo pieno - fa notare Ambrosini - dovrò trovare una baby sitter che si occupi di mia figlia».
Prossima "serata bianca" giovedì 27 novembre alla scuola primaria del comprensivo 11 di Laghetto e alla Pertini di Via Einaudi. Laura Pilastro

dal Giornale di Vicenza di domenica 23 novembre

NUOVE INIZIATIVE CRITICHE. «Senza risorse e senza persone sarà arduo istruire i ragazzi»

Via alle “notti bianche” nelle scuole vicentine: «Sveliamo la riforma»

di Anna Madron

Le hanno battezzate “notti bianche" in omaggio alla cultura e al sapere che tra i banchi dovrebbero essere di casa.
Anche se in tempi di tagli e di economie forzate qualche dubbio è lecito, specie pensando ad una scuola con meno insegnanti, meno ore, meno soldi a disposizione. In ogni caso tutto quello che, come da una lavagna, dall'istruzione verrà cancellato per effetto della “169", sarà al centro di un ventaglio di serate “bianche" organizzate nei prossimi giorni dall' “Assemblea in difesa della scuola pubblica".
Dalle 18 in poi le scuole elementari e medie della città apriranno i cancelli per accogliere famiglie, ragazzi, cittadini desiderosi di capire cosa succederà a partire dal prossimo anno scolastico. Ad inaugurare questa staffetta di “scuole aperte" (il calendario con gli istituti che vi aderiranno è ancora in via di definizione), è toccato, giovedì scorso, alle elementari di Polegge dove le famiglie dei 110 bambini iscritti si sono date appuntamento nelle aule e, divise in gruppi, si sono addentrate con l'aiuto delle insegnanti e di Federico Magliaretta, docente del Boscardin e referente dell'Assemblea in difesa della scuola pubblica, nei meandri delle leggi, dei regolamenti, dei piani programmatici, mentre in video scorrevano le immagini delle attività - progetti, laboratori, uscite didattiche - promosse finora dalla scuola e sulle quali pesa adesso un grosso punto interrogativo.
Un copione che le elementari di Laghetto seguiranno pressoché identico giovedì 27 novembre, dalle 18 alle 20. Anche in questo caso gli adulti potranno sedersi sui banchi e “lavorare" sui punti salienti della riforma sui quali verrà poi incoraggiato il dibattito. Insomma c'è voglia di capire e soprattutto di confrontare la “vecchia" scuola con quella “nuova" che da settembre vedrà la luce tra polemiche non ancora sopite.
A mettere fuoco sotto la legna ci ha pensato anche il Consiglio nazionale della pubblica istruzione che qualche giorno fa ha espresso un parere fortemente negativo sulla riforma che, recita la sentenza, “rappresenta una destrutturazione del sistema scolastico pubblico e comporta una netta riduzione quantitativa e qualitativa dell'offerta formativa”.
Una presa di posizione che viene condivisa in pieno anche dai docenti del comprensivo 8 dei Ferrovieri dove il prossimo 4 dicembre le porte dei vari plessi resteranno aperte dalle 18 alle 20 nell'ambito, appunto, di queste serate "bianche", organizzate per fare un po' di luce su una legge che risulta di difficile applicazione anche per gli addetti ai lavori.
«L'unica certezza - sottolinea Isabella Cominato, insegnante di matematica alla media di via Carta e vicepreside dell'ottavo comprensivo - è che senza risorse e senza materiale umano costruire una scuola che dà risposte soddisfacenti sarà davvero arduo. Ai genitori che prenderanno parte a questi incontri mostreremo cosa intendiamo, invece, per scuola di qualità e quali sono le iniziative che abbiamo portato avanti con impegno e passione in questi anni. Coinvolgendo e aiutando anche gli alunni stranieri, vera e propria “ricchezza” che è controproducente per tutti, oltre che poco educativo, confinare in classi separate».

venerdì 21 novembre 2008

resoconto "Scuole Aperte" a Polegge

ecco un resoconto dell'iniziativa "Scuole Aperte" di ieri a Polegge scritto da una maestra della scuola.

"Ieri a Polegge si è svolto il primo momento di scuole aperte, tutte noi insegnanti siamo state molto soddisfatte di come è andata! C'erano circa 50 genitori (su 110 bambini iscritti di cui parecchi fratelli). Abbiamo fatto una breve introduzione e poi li abbiamo messi a lavorare a gruppi alla lettura delle leggi, regolamenti, piano programmatico ecc. Ogni gruppo aveva a disposizione due o tre cartelline contenenti i documenti, noi insegnanti abbiamo girato da un tavolo all'altro per offrire stimoli di riflessione, rispondere a quesiti... Abbiamo poi fatto un momento di intergruppo in cui ognuno poteva porre domande o esprimere opinioni o preoccupazioni. Federico Magliaretta ci ha dato una mano nel tenere la discussione. Abbiamo distribuito molte cartoline "Chi ha tagliato la maestra" ai genitori interessati. Infine abbiamo mostrato immagini di un video della nostra scuola per riflettere insieme sulle cose fatte fino ad ora (laboratori, progetti, uscite..). Molti genitori chiedevano cosa poter fare!! Abbiamo pubblicizzato il nostro blog ed invitato a partecipare alle riunioni, proposto il volantinaggio ed il passaparola...se son rose fioriranno...
Incoraggio tutti a continuare in ogni modo!!!"

giovedì 20 novembre 2008

"Scuole Aperte" a Polegge

L'iniziativa "scuole aperte" è stata pensata per permettere ai genitori di riflettere insieme agli insegnanti sui cambiamenti che la legge 169 della Gelmini produrrà nella scuola. Vi aderiscono molte
scuole di Vicenza e Provincia e si realizzerà in date diverse: giovedì 20 e 27 novembre e giovedì 4 dicembre...


LA SCUOLA DI POLEGGE SARA' APERTA AI GENITORI E AI BAMBINI
GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2008
GIORNATA DEI DIRITTI DEI BAMBINI
DALLE ORE 18.00 ALLE ORE 20.00


Gli animatori dell'Arciragazzi organizzeranno attività di animazione per gli alunni sul tema "i diritti dei bambini"
Le insegnanti assieme ai genitori confronteranno la scuola di oggi con la scuola di domani utilizzando i documenti di legge, filmati ed imaagini delle esperienze più significative della scuola.

Le insegnanti e il comitato Genitori

ricordiamo che la stessa iniziativa verrà ripetita alla SCUOLA PRIMARIA DI LAGHETTO GIOVEDI' 27 NOVEMBRE SEMPRE DALLE ORE 18.00 ALLE ORE 20.00.
Il calendario completo delle scuole che si stanno organizzando per quelle date verrà comunicato nei prossimi giorni.

parere contrario alla riforma del CNPI

Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI) il 17 novembre ha espresso un parere negativo sulla riforma Gelmini, perchè rappresenta "una destrutturazione del sistema scolastico pubblico ed una netta riduzione quantitativa e qualitativa dell'offerta normativa". Si tratta di un organo di consulenza tecnico-professionale del Ministero.
L'intero documento lo potete trovare qui.

Più precisamente per chi non conosce cosa sia il CNPI mettiamo qua sul blog la descrizione sintetica di questo organo tratto dal sito pubblica.istruzione.it:

Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione

Premessa

Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, istituito a norma del decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 416, è attualmente regolamentato dagli artt. 23, 24 e 25 del T.U. delle disposizioni legislative in materia di istruzione, approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297. Tale organismo, presieduto dal Sig. Ministro, è composto da 74 consiglieri - di cui la maggior parte eletta dalle varie categorie del personale scolastico - e esplica le sue funzioni anche attraverso organismi interni: l’Ufficio di presidenza, n. 5 Comitati Orizzontali, n. 5 Consigli per il contenzioso, n. 2 Consigli di disciplina e numerose Commissioni che vengono costituite per curare l’istruttoria necessaria per l’emissione dei pareri richiesti dall’Amministrazione che vengono poi sottoposti all’approvazione dell’intero Consiglio riunito in adunanza plenaria.

Le funzioni del CNPI sono elencate nell’art. 25 del precitato T.U. e si possono raggruppare in due distinte aree di intervento:

1. in quanto organo di consulenza tecnico-professionale del Ministro, formula pareri facoltativi o obbligatori, espressamente richiesti dall’Amministrazione o pronunce di propria iniziativa. Il precitato art. 25 elenca puntualmente le materie oggetto di parere obbligatorio e, in particolare, al comma 2, sancisce l’obbligatorietà del parere, “Nei casi di questioni generali in materia di programmazione dello sviluppo della scuola e di contenuti culturali e didattici nonché di riforma di struttura di uno degli ordini scolastici”;
2. come supporto all’azione amministrativa di questo Ministero, formula pareri obbligatori e, in taluni casi, vincolanti attraverso cinque Consigli per il contenzioso e due Consigli di disciplina.

materiale di discussione

riportiamo come materiale di discussione un foglio, esito del dibattito di un gruppo di docenti dell'università e della scuola, studenti, precari e genitori di varie città d'Italia.
Leggi il foglio di discussione.

martedì 18 novembre 2008

bozza quadro orari istituti tecnici

il sito della Gilda di Venezia pubblica le bozze dei quadri orari degli istituti tecnici, a cui stanno lavorando alla commissione del ministero. Chiaramente sono una bozza non definitiva e probabilmente nei singoli istituti ne girano di diverse, quindi prendetele con le pinze.

www.gildavenezia.it

Leggi anche il documento base del Miur di discussione sugli istituti tecnici e professionali

pesante circolare della Palumbo

mettiamo a disposizione di tutti la circolare della Palumbo, dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, che mira a limitare le attività di sensibilizzazione del mondo della scuola all'interno dei singoli istituti.

Leggi la circolare della Palumbo

domenica 16 novembre 2008

documenti istituti parte III

Collegio Docenti Istituto Montagna di Vicenza

Nota informativa del Collegio Docenti dell'Istituto Comprensivo "G. Galilei" di Isola Vicentina

A lezione di Palladio...

Siamo talmente legati alla scuola che cominciamo ad andarci anche di sabato pomeriggio... Ieri la lezione sul Palladio tenuta in Piazza Matteotti ha avuto una classe numerosa e stranamente attenta e silenziosa. Dopo una piccola introduzione e una spiegazione sugli effetti di Gelminator sulla scuola primaria, inizia la prima lezione sul '500 a Vicenza e poi una panoramica sul Palladio dal punto di vista archittetonico e della scultura. Le lezioni sono tenute da due docenti del Martini e una del Boscardin e vengono chiuse da una simpatica scenetta offerta dall'Arciragazzi che in modo ironico ha rappresentato gli effetti del maestro unico e dei tagli alla scuola elementare.
Nel frattempo si è distribuito materiale informativo alla cittadinanza.
Il senso dell'iniziativa era quello di portare la scuola in piazza e di offrire a tutti il suo bene prezioso, ossia la cultura. La mobilitazione contro la Gelmini non è finita e altre mobilitazioni saranno preste annunciate.

Il file del volantino che abbiamo distribuito in Piazza Matteotti lo potete scaricare qui.

intanto mettiamo l'articolo del Giornale di Vicenza di oggi sull'iniziativa di ieri

RIFORMA: LE PROTESTE. Due docenti del Boscardin e del Martini in cattedra: «Seguiranno altri incontri al Montagna»

Ore 16: lezione in piazza «Per difendere la scuola»
di Anna Madron

Ore 16, lezione di storia dell'arte. Gli studenti sono seduti sui gradini di palazzo Chiericati: di fronte a loro, in cattedra, Federico Magliaretta e Pieranna Marchetto, rispettivamente docenti del Boscardin e del Martini, spiegano Palladio e l'architettura del '500, mentre l'Arciragazzi distribuisce post adesivi su cui ognuno può dire la sua sulla scuola di oggi e di domani. Intanto gli sguardi dei passanti sono tutti per quell'improbabile scolaresca che di fatto è lì per protestare.
Sì perché quella di ieri è stata l'ennesima mobilitazione dei professori, delle maestre, degli studenti che in piazza Matteotti hanno voluto improvvisare una lezione all'aperto, sulla scia di tante manifestazioni analoghe che si sono svolte da Milano a Palermo, per dire no alla riforma e ai tagli indiscriminati previsti dalla famigerata “169". «La legge ormai c'è - intervengono Flavio Foralosso e Renzo Antonello, docenti del liceo artistico Martini - ma ciò non toglie che il dissenso resti profondo, legato anche alla mancanza di informazioni. L'artistico, ad esempio, dovrebbe passare da 38 a 32 ore, ma non è ancora chiaro in che modo e quali discipline spariranno». Parole d'ordine smarrimento, incertezza. È questa l'aria che si respira insieme alla rabbia per una riforma non solo non condivisa ma soprattutto non discussa.
«Dietro al disegno della Moratti almeno c'era un progetto educativo - fa notare Paola Beltrame, insegnante alle elementari di Polegge - qui invece ci sono solo tagli: nella normativa i termini più usati sono “razionalizzare", “essenzializzare". Mai un accenno alla formazione, all'educazione, alla crescita dell'individuo». È questo ad indignare il popolo della scuola, che per l'occasione si è compattato sotto la sigla “Assemblea per la difesa della scuola pubblica", movimento che si riunisce una volta alla settimana per decidere date e forme della protesta, per riflettere e fare un po' di luce nella giungla di articoli e commi di legge che appaiono difficilmente decifrabili. «Ci troveremo i prossimi tre giovedì sera al Montagna con genitori e studenti», annuncia Magliaretta, mentre Speranza Pasetto, maestra alle elementari di Laghetto, mostra un volantino di “Scuole aperte", altra iniziativa pensata «per riflettere sui cambiamenti che la legge “169" produrrà». Si comincia giovedì 20 novembre, giornata dei diritti dei bambini, dalle 18 alle 20 alle elementari di Polegge, e poi via via seguiranno altri incontri in diversi plessi della città dove dal 29 ottobre scorso, data di approvazione della legge Gelmini, ci si interroga, si cerca di capire cosa accadrà a settembre 2009. «Di sicuro - riprende Speranza Pasetto - la qualità della scuola ne risentirà in maniera pesantissima. Pensiamo all'aumento degli alunni per classe: già stiamo stretti con 25, figuriamoci quando in un'aula ci saranno 30 o 33 bambini, dovremo mettere in banchi a castello».
E poi i tagli. «Ho sempre lavorato con impegno, passione - dice Maria Teresa Polito, precaria al comprensivo 11 - e ora una legge spazza via me e tanti colleghi con famiglia, figli e carico e magari un mutuo in banca». E ancora, la riduzione oraria. «Noi della materna potremo garantire solo l'orario antimeridiano dopodiché non si sa, i sindacati dicono che potrebbe essere il Comune a coprire eventuali ore pomeridiane», aggiunge Antonella Catone, maestra dell'infanzia a Laghetto, mentre Claudia Rancati, insegnante al Boscardin, racconta che l'ultimo collegio docenti ha bloccato gite e viaggi d'istruzione. «La scuola è fortemente in pericolo - chiude laconico Alvise Ferronato, studente del classico Pigafetta - anche chi non scende in piazza ormai ha capito che non si tratta di una riforma, ma solo di una pioggia di tagli».

giovedì 13 novembre 2008

dal Giornale di Vicenza di oggi

Giornale di Vicenza 13/11/08

IL DOCUMENTO. Insegnanti contro la legge 133
Tagli alla scuola Ora il Pigafetta boccia Tremonti
Il collegio docenti: «Costretti a far lezione al pomeriggio»



Il collegio docenti del liceo Pigafetta boccia senza mezzi termini la “legge Tremonti” nelle parti in cui stabilisce «rilevanti cambiamenti» e tagli di risorse per le scuole superiori.
È una presa di posizione netta quella degli insegnanti del liceo vicentino, che analizza sette questioni principali sulle quali convergono le forti critiche alla legge 133, la cosiddetta “finanziaria 2008”.
«Se la scuola è “sede privilegiata di formazione integrale della persona” - osserva l’assemblea degli insegnanti nel documento ufficiale adottato - non può essere oggetto di scelte che ci risultano frettolso, fondate su necessità di evidente natura economica, ma tutt’altro che chiare nella sostanza pedagogica e formativa».
I TAGLI ALLE MATERIE. Il collegio docenti contesta le «economie di spesa» previste dalla legge, tramite una «revisione dell’attuale assetto oridinamentale, organizzativo e didattico». Tagli alla scuola, insomma, ai quali gli insegnanti dicono «no». A partire dal prossimo anno scolastico, ricordano, «è prevista la riduzione dal 30 al 50 per cento dell’orario settimanale di alcune materie. Non è previsto però un ripensamento degli obiettivi di apprendimento che, a quel punto, i docenti dovrebbero comunque assicurare e gli studenti raggiungere». Un sistema, dunque, che secondo i docenti non può funzionare.
«CORSI POMERIDIANI». Altre novità contestate sono «l’incremento del rapporto alunni-docenti, ovvero classi più numerose, con conseguente indebolimento dell’efficacia dell’azione didattica» e «il possibile ricorso al doppio turno di lezione, anche con frequenza pomeridiana, data la limitata capienza delle aule esistenti in molti istituti, come il nostro».
La legge, inoltre, prevede la “razionalizzazione e l’accorpamento delle classi di concorso”, così «costringendo i docenti a improvvisare competenze professionali complesse e provocando uno scadimento della qualità dell’azione didattica». Senza contare che è prevista la «sospensione delle procedure per l’accesso alle scuole Siss e la riduzione dei docenti, con decine di migliaia di posti di lavoro in meno».
Per tutte queste ragioni il collegio docenti del Pigafetta esprime «dissenso» rispetto alla legge e «viva preoccupazione in merito alle conseguenze per il personale scolastico, gli studenti e le famiglie».

martedì 11 novembre 2008

Sabato 15 novembre LEZIONE ALL'APERTO

Sabato pomeriggio a partire dalle ore 15.30 saremo presenti in piazza Matteotti con questa iniziativa:

sabato 8 novembre 2008

Volantinaggio contro la Aprea

Appena abbiamo saputo che oggi pomeriggio ci sarebbe stata la Aprea in città, abbiamo lanciato immediatamente un'iniziativa. Purtroppo ce ne siamo accorti solo ieri sera, quindi il tutto è stato organizzato all'ultimo minuto.
Nonostante ciò una cinquantina di persone si è ritrovata oggi pomeriggio alle ore 15 davanti alla Camera di Commercio in Corso Fogazzaro a Vicenza.
Il motivo?
Semplice... All'interno di un convegno organizzato sull'insegnamento del cinese al liceo Pigafetta erano stati inivitati la Aprea, presidente della commissione cultura della Camera, e l'assessore regionale Donazzan. La prima è autrice di una proposta di legge che prevede: la trasformazione delle scuole in fondazioni, la sostituzione del Consiglio d'Istituto con un più aziendale Consiglio di Amministrazione. La seconda invece è grande sostenitrice delle classi separate.
Queste due sgradite figure non si sono presentate, però comunque abbiamo volantinato ai passanti un volantino incentrato contro la privatizzazione della scuola pubblica.
Sotto la foto dello striscione appeso sulle vetrine della camera di commercio.

giovedì 6 novembre 2008

documenti di vari istituti contro la Gelmini PARTE II

Mozione del Collegio Docenti straordinario del Liceo Pigafetta Vicenza

Documento Genitori Istituto Comprensivo 11 Vicenza

Documento del Collegio Docenti Istituto Comprensivo "G.P. Cipani" Santorso(Vi)

Mozione Collegio Docenti Istituto Comprensivo "Roncalli" Dueville(Vi)

Mozione del Consiglio d'Istituto dell'Istituto Comprensivo "Roncalli" Dueville(Vi)

Mozione Direzione Didattica di Dueville (Vi)

articolo dal Giornale di Vicenza sul Boscardin

dal Giornale di Vicenza del 05/11/08

DISAGI AL BOSCARDIN. A rischio pure le gite
Effetto Gelmini Pausa pranzo sotto la pioggia

«Papà, sono fuori da scuola, sto mangiando il panino sotto la pioggia. Non ci lasciano entrare fino all’inizio pomeridiano delle lezioni».
Scena di ieri, fuori dall’Istituto Boscardin, diluvio d’acqua, cappucci in testa, ombrelli aperti. Freddo neanche tanto, ma panini e pizzette mezzi bagnati, con il rischio di rovinarsi la digestione. La pausa è veloce, circa 30 minuti fino alle 14.10. Ma non si può restare dentro la scuola, in quella che fino allo scorso anno era stata deputata all’aula mensa. Una saletta al calduccio dove consumare il panino tra la fine delle lezioni mattutine e l’inizio di quelle pomeridiane. Con tanto di sorveglianza da parte dei docenti finanziata dall’inizio dell’anno. Quest’anno niente.
All’Istituto Boscardin la protesta dei docenti contro la riforma Gelmini sta avendo due effetti concreti. Primo: gli studenti fanno la pausa mensa fuori dalla scuola perché non c’è nessuno che li sorveglia dentro. Secondo: i ragazzi rischiano di non fare le gite scolastiche.
Sul primo effetto la protesta va a braccetto con la norma che, a tal proposito, è chiara: si può stare dentro la scuola solo in orario scolastico.
«La possibilità di rimanere dentro la scuola in orario non scolastico - spiega il dirigente Mauro Maria Perrot - era stata una deroga finanziata all’inizio dello scorso anno scolastico per pagare la sorveglianza fatta dal personale. Quest’anno è saltata». E i ragazzi, molti anche minorenni, devono uscire una volta che hanno finito le lezioni del mattino per poi rientrare quando hanno i pomeriggi. Consumando il loro panino fuori. Che può anche andare bene se la giornata è soleggiata, ma che ieri ha scatenato un certo malumore tra i genitori preoccupati per i loro ragazzi.
Quanto alle visite d’istruzione, per ora sul tavolo del dirigente del Boscardin non ci sono richieste. Ma non ci saranno neppure molte alternative: se si trovano i docenti che accompagnano i ragazzi bene, altrimenti salteranno.
Questo, del resto, è stato annunciato anche al Piovene dove con una lettera gli insegnanti hanno dichiarato: «Siamo consapevoli di togliere un'opportunità didattica e formativa, ma ricordiamo che la partecipazione a questo genere di iniziative è facoltativa per il docente».
Quindi blocco delle gite. Blocco della sorveglianza negli orari extra scolastici. La protesta anti riforma Gelmini è anche questo. R.B.

mercoledì 5 novembre 2008

Incontro a Polegge per le "serate bianche"

MERCOLEDI' 12 NOVEMBRE alle ore 20.30 si terrà presso la scuola elementare di Polegge un incontro aperto a genitori, insegnanti degli istituti comprensivi per organizzare la "serata bianca" degli Istituti Comprensivi (elementari e medie) per il 20 novembre, che è la giornata della Convenzione Internazionale per i diritti dei bambini.

documenti di vari istituti contro la Gelmini

Ecco alcune prese di posizione di alcuni istituti della città e della provincia nei confronti della riforma Gelmini.

Collegio Docenti dell'Istituto Comprensivo di Torri di Quartesolo 2 Marola.

3° circolo di Bassano del Grappa

Collegio Docenti Istituto Comprensivo 11 Vicenza

Collegio Docenti Istituto Da Schio Vicenza

Mozione di 65 docenti dell'ITC Piovene di Vicenza

Collegio Docenti Istituto Comprensivo Camisano Vicentino

martedì 4 novembre 2008

test di lingua e cultura italiana per stranieri...

La Lega Nord ha proposto test di ammissione di lingua e cultura italiana per gli alunni stranieri. Ma siamo sicuri che dovrebbero essere previsti solo per gli stranieri?
Guardate un po' questo video...

domenica 2 novembre 2008

autogestione al Da Schio

La mattina di venerdì 31 ottobre all'istituto Da Schio si è svolta un'autogestione. Il tutto è avvenuto in collaborazione tra preside, docenti e studenti. Ci sono state tre ore di assemblea che ha tentato di analizzare i passaggi della riforma Gelmini grazie agli interventi di alcuni docenti. La partecipazione è stata buona a differenza delle classiche assemblee d'isituto. Dopo l'assemblea c'è stata la proiezione di due film, "Gomorra" e "Come te nessuno mai".
Le mobilitazioni contro la riforma non si sono fermate il 30 e di conseguenza continuano.
A proposito del "Da Schio", mettiamo a disposizione di chi vuole leggerla, la mozione approvata dal Collegio Docenti di questo istituto. Per scaricarla cliccate qui.

un po' di video tratti dalla rete

ecco un video tratto da youtube sulla manifestazione di giovedì a Vicenza



ecco un video sempre da youtube della manifestazione di Valdagno