sabato 30 maggio 2009

INDIGNAMOCI A VICENZA!

articolo del Giornale di Vicenza di oggi, sabato 30 maggio 2009
di Anna Madron

SCUOLA E IMMIGRATI. Scoppia il caso all'istituto tecnico: raccolta firme dei docenti. La difesa: «Era prassi da tempo».

Altolà al "Boscardin"
Chiedeva i permessi


Il dirigente provinciale Venturella emette un provvedimento di revoca. Il preside aveva richiesto agli stranieri di produrre la "carta" di soggiorno

Vicenza. Se l'avesse letta il ministro Maroni avrebbe sicuramente gradito. Invece la lettera inviata ai genitori degli alunni di prima dal preside del Boscardin, Mauro Perrot, nel giro di poche ore ha scatenato proteste a non finire, una raccolta firme tra gli insegnanti per esprimere contrarietà ad un'iniziativa ritenuta non solo troppo zelante ma perfino anticostituzionale e in ultima battuta un'ordinanza di revoca da parte del dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, Franco Venturella.
Galeotta di tanto rumore l'ultima riga di quel documento spedito agli studenti di terza media, là dove viene specificato a chiare lettere che gli alunni stranieri al momento dell'iscrizione «devono consegnare in segreteria copia del permesso di soggiorno». Ma per quale motivo, si sono chiesti genitori e docenti, se allo stato attuale non esiste una normativa in questo senso (il dl Maroni è in discussione alla Camera) e le scuole sono tenute a pretendere semplicemente un'autocertificazione in cui vengono specificati i componenti della famiglia e la residenza dell'alunno? Così a loro volta gli insegnanti hanno preso carta e penna e consegnato al preside Perrot alcune righe di dissenso, seguite da una serie di firme raccolte nel giro di qualche ora tra i colleghi e il personale Ata.
«Quello all'istruzione - si legge nel testo redatto da Claudia Rancati e Riccardo Curti, docenti del tecnico di via Baden Powell - è un diritto essenziale e universale sancito dalla Costituzione della Repubblica e non è accettabile che in un'istituzione pubblica sia violata questa norma fondamentale e si attuino forme di discriminazione degli alunni in base al paese di provenienza». E ancora si fa notare che «la scuola deve dare il buon esempio, favorire il libero confronto, la conoscenza e il rispetto delle diverse culture» e che quindi esigere il permesso di soggiorno «è in contrasto con gli obiettivi educativi della scuola pubblica italiana».
Lo sostiene anche il segretario della Cgil scuola Sebastiano Campisi che parla di violazione dell'articolo 34 della Costituzione, là dove si ricorda che la scuola è aperta a tutti, cittadini italiani e non, regolari e clandestini. Lo sanno bene al Boscardin dove si registra, fa sapere il vicepreside Mario Mariotto, oltre il 10% di immigrati sui banchi tra moldavi, serbi, africani, arabi. Tutti iscritti previa consegna del permesso di soggiorno? «Allegarlo all'iscrizione è una prassi che nell'istituto viene seguita da anni senza che ci siano mai state contestazioni», risponde il preside Mauro Perrot, spiegando che «nessuno finora aveva mai dato peso a quella richiesta. La eliminerò dal modulo, perchè non è mai stata mia intenzione penalizzare gli alunni stranieri». Peraltro a ricordare che la scuola ha il dovere di accogliere tutti e offrire a tutti le stesse opportunità ci ha pensato nel pomeriggio di ieri Franco Venturella appena informato del caso. Il dirigente dell'Usp, dopo essere intervenuto a Padova per una vicenda analoga rimbalzata sulla cronaca nazionale, ieri pomeriggio ha ufficialmente chiesto al preside Perrot di revocare la famigerata circolare. «Per il momento, anche se la discussione politica è in corso - sottolinea Venturella - non c'è alcuna normativa che giustifichi la richiesta del permesso agli immigrati. Anzi, la scuola ha l'obbligo di rimuovere tutti gli ostacoli che possono interferire con l'educazione e la formazione dell'individuo. Che sia italiano o no, residente o clandestino: chiunque ha il diritto di iscriversi, frequentare un istituto e conseguire un titolo di studio. Le scuole del Veneto in questo sono sempre state di esempio e non è proprio il caso, adesso, di scivolare su una buccia di banana».

mercoledì 27 maggio 2009

ASSEMBLEA ISTITUTI COMPRENSIVI - SINTESI

Nel corso dell’Assemblea dei genitori e degli insegnanti degli Istituti Comprensivi che ha avuto luogo a Vicenza il 22 maggio, si è discusso di:
  • organizzazione delle scuole primarie per il prossimo anno scolastico;
  • sofferenze dei bilanci delle scuole;
  • problemi relativi alle supplenze collegati alla sicurezza nelle aule.
Per ognuno di questi punti pubblichiamo i documenti elaborati dall’Assemblea difesa Scuola Pubblica, in modo da:
- far conoscere le principali tematiche che in questo momento coinvolgono le scuole,
- mettere a disposizione del materiale utile per un confronto con i dirigenti,
- far avere una base di partenza di dialogo tra le diverse componenti della scuola per il prossimo anno scolastico.

ABBIAMO GLI ORGANICI MA QUALE SCUOLA AVREMO?

BILANCI IN SOFFERENZA

SICUREZZA NELLE SCUOLE

Pubblichiamo inoltre il seguente documento di sintesi:
INDICAZIONI PER LA DISCUSSIONE NELLE ASSEMBLEE DEI GENITORI E PROPOSTA DI DOCUMENTO DI DELIBERA NEI CONSIGLI DI ISTITUTO CON L’INTENTO DI IMPEGNARE I DIRIGENTI STESSI IN AZIONI CONCRETE.

Padova, 29 maggio 09: festONE, la festa numero 1 (del primo anno)


L'Assemblea difesa Scuola Pubblica Vicenza
aderisce al fest-one
del 29 maggio a Padova.

Andiamo in tanti!



Su indicazione e richiesta di tutto il gruppo padovano,
un particolare invito a tutti i comitati e gruppi
delle varie province del Veneto a partecipare:
genitori, bimbi, studenti, maestre, insegnati, precari, ...!!!

VENERDÌ 29 MAGGIO 2009

dalle ore 15.00 alle 18.30

Giardino degli Ulivi di Gerusalemme – Padova
(Zona Basso Isonzo – ingressi da via Sondrio e da via Como)

vedi la mappa

F E S T O N E¹

(la festa numero 1, per questo primo anno di iniziative e mobilitazioni!)

In 25.000 mq di verde un momento di festa per ritrovarci insieme, comitati, gruppi, genitori, insegnanti, bambini e studenti per fare il punto, la virgola e il punto esclamativo!

… sono tanti i colori e i pensieri, e il mondo sarà felice se tutti i colori e tutti i pensieri avranno un posto dove stare.

DALLE ORE 15.00
- Laboratorio di aquiloni con pista di lancio e palloncini in volo spericolato
- Condividiamo la merenda: prepara una torta, porta una bibita, della frutta …
- Partita di palla avvelenata MAMME contro MAESTRE
- Gara di corsa con i sacchi dei PAPÀ e di tiro alla fune a squadre miste
- Giochi liberi sul prato e con le strutture attrezzate del parco
- Mercatino del baratto dei giocattoli usati: ogni bambina/o porti un giocattolo da scambiare!

ORE 17.30 – SPETTACCOLO TEATRALE PER BAMBINI (E GRANDI)

L A S T O R I A D E I C O L O R I

[...] Questi dèi erano sì litigiosi, ma erano anche saggi, e in una riunione decisero di fare qualche colore in più, per rendere più allegro il cammino e i momenti d’amore degli uomini e delle donne. Salirono allora sulla cima della ceiba e da lì cominciarono a lanciare giù i colori a caso: l’azzurro si fermò un po’ nell’acqua e un po’ nel cielo, il verde cadde in terra, il giallo, che era la risata del bambino, volò in alto fino a dipingere il Sole, il rosso entrò nella bocca degli uomini e degli animali, che lo inghiottirono e se la colorarono di rosso. Lanciandoli senza neppure guardare dove andavano a finire, gli dèi fecero una bella confusione, tanto che alcuni colori spruzzarono anche gli uomini, e per questo ci sono uomini di diverso colore e di diversa opinione. [...] (Tratto da “I racconti del vecchio Antonio” scritti dal Subcomandante Marcos – Chiapas, pianeta terra).

Sono invitati a partecipare tutti i bambini, i genitori e gli insegnanti dei Comitati Buona Scuola del Veneto, gli studenti e gli insegnanti del Coordinamento Scuole Superiori di Padova e provincia, gli insegnanti della Rete Precari di Padova e tutti coloro che con noi hanno condiviso questo anno scolastico di proteste, assemblee, feste, volantini, raccolte firme, fiocchi gialli …

Giugno, luglio e agosto: andiamo in vacanza con continuità di mobilitazione, perché non c’è pausa per la nostra determinazione a resistere e ad opporci a questi provvedimenti e a questi tagli, per una scuola pubblica di qualità di tutti e per tutti!

Comitato GENITORI e INSEGNANTI per LA SCUOLA PUBBLICA di PADOVA

LA SCUOLA E’ NOSTRA:

MIGLIORIAMOLA INSIEME !!!

lunedì 25 maggio 2009

La battaglia dei voti per la maturità

da corriere.it del 22-05-2009

Corriere: Ginnastica e condotta faranno media La battaglia dei voti per la maturità


Istruzione
Le circolari del ministero: parametri diversi per le medie e le superiori
Ginnastica e condotta faranno media
La battaglia dei voti per la maturità

Nuovi scrutini, proteste nelle scuole. I presidi: si illudono i ragazzi

MILANO— Non è tanto (o soltanto) il fatto che, per essere ammessi all’esame di maturità 2008-2009, facciano ufficialmente media anche i voti di condotta e di educazione fisica. Né che sia confermata la necessità, negli anni precedenti (scuole medie incluse), di un 6 in ogni materia per passare al successivo. «È che il discorso sulla valutazione, nell’anno scolastico in corso, è cambiato sei volte. L’ultima, questa, praticamente a ridosso degli scrutini. Nelle scuole c’è il caos, non si ragiona più...».

A parlare non è un sindacalista arrabbiato o uno studente disfattista, ma Daniela Girgenti, direttrice della «Tecnica della scuola», tra le riviste più autorevoli del settore. L’occasione: la diffusione, avvenuta mercoledì, di due circolari ministeriali — la 50 e la 51che definiscono, una volta per tutte (forse), le regole da applicare negli scrutini delle secondarie inferiori e superiori. È il chiarimento definitivo, dopo mesi di incertezze, per i ragazzi e per i docenti che si avvicinano al bilancio finale. Alle medie viene ribadita la necessità di raggiungere il 6 in ogni disciplina, oltre all’ormai famigerato voto in condotta; una regola che resta valida anche per l’ammissione all’esame del terzo e ultimo anno. Diverso il discorso per le superiori, dove il requisito minimo della sufficienza in tutte le materie vale per i primi 4 anni, mentre per essere ammessi alla maturità diventa necessario presentarsi con una media del 6 che includa, appunto, i giudizi ottenuti in condotta e in educazione fisica.

L’ultima mossa del ministero di Viale Trastevere, in un periodo già di per sé arroventato dalle polemiche, non lascia indifferenti i diretti interessati. A esprimere la valutazione più ponderata sono i dirigenti scolastici: «Certo, avremmo preferito che questa circolare arrivasse prima —commenta Antonino Petrolino, dell’Anp (l’associazione dei presidi) —; abbiamo sentito numerosi colleghi, soprattutto delle medie, che sono molto allarmati. Anche se io, sinceramente, stento a capire questa preoccupazione: nella circolare c’è quello che già era noto, cioè il passaggio alla valutazione in decimi. E a convertire le pagelle penseranno gli stampatori...». Diverso è il discorso per l’esame di maturità, «con il peso rilevante conferito a educazione fisica e condotta, che può illudere i ragazzi». Daniela Girgenti va ben oltre, definendo «una follia» che il voto in condotta «faccia media all’esame di Stato: se sei un angelo, allora puoi pure essere un asino...». Giudizio drastico anche da parte della Flc-Cgil: secondo il sindacato «si sta creando solo una grande confusione, con il paradosso di una differenziazione nei sistemi di valutazione tra secondaria inferiore e superiore—sintetizza il segretario nazionale Mimmo Pantaleo —. Alle medie, per esempio, i corsi di recupero per chi avesse un 5 durante l’anno non sono obbligatori. E alle superiori, con il taglio di 40 milioni di euro su questo settore, non ci sono i fondi per farli partire...».

Anche il peso dato alla condotta lascia perplessi, «sembrava che così si dovesse risolvere il problema del bullismo. Ma messa in questo modo è una soluzione semplicistica, come se bastasse bocciare un po’ di persone perché la scuola diventi seria...». Senza contare, chiude Pantaleo, che «negli ultimi mesi c’è stato un continuo susseguirsi di chiarimenti, che la dice lunga sulle incertezze del ministero. Non diciamo che non si dovesse cambiare; ma forse, a questo punto, si poteva chiudere l’anno con le vecchie norme...». Accuse di «confusione» e «incoerenza» arrivano anche dall’Unione degli studenti, «sulla valutazione, invece di dare serietà alla scuola—riassume il portavoce Stefano Vitale — la Gelmini l’ha persa lei; si è contraddetta almeno cinque volte, di cui tre sulla carta. E anche sul 5 in condotta, siamo passati dal regolamento che lo prevedeva solo in caso di infrazione grave, con oltre 15 giorni di sospensione, alla possibilità di darlo per generiche sanzioni disciplinari. E alcuni presidi e docenti hanno già sventolato la minaccia del 5 per vietare il diritto di assemblea o la partecipazione alle manifestazioni ». Alla «telenovela del voto di condotta», la «Tecnica della scuola» ha addirittura dedicato una breve analisi: dalla 169 dello scorso ottobre a oggi, uno stillicidio di decreti e comunicati, dichiarazioni e regolamenti. Per arrivare, appunto, alla circolare di mercoledì, dove «per le modalità applicative della valutazione del comportamento, si rinvia al decreto ministeriale n˚ 5, del 16 gennaio 2009. Che, però, è stato abrogato. E i cui criteri sono cambiati col regolamento del 13 marzo».

Gabriela Jacomella
22 maggio 2009

domenica 24 maggio 2009

All’Ufficio Scolastico Provinciale di Padova

Bologna, Torino, Milano, … in tante città italiane continua la mobilitazione e la protesta di genitori e insegnanti.

Per ribadire il nostro NO, ai TAGLI, alla Legge 133 e al DDL Aprea.

Mercoledì 27 maggio 2009

andiamo a Padova!

dal blog del Comitato genitori e insegnanti x la scuola pubblica di Padova e Provincia

Anche a Padova l’Ufficio Scolastico Provinciale
sarà molto occupato !!!

Mercoledì 27 maggio 2009
Ore 15.30 – Troviamoci in Via Sanmicheli, 2/A
(Porta Pontecorvo) – Padova
Davanti all’Ufficio Scolastico Provinciale
OCCUPIAMOci
del futuro dei nostri figli, della scuola pubblica !!!

Le scuole sono in rosso, al verde, senza soldi! Il prossimo anno si comincia con il segno meno … meno insegnanti, meno ore di compresenza, tagli! Non è questa la scuola che vogliamo.
leggi tutto...

domenica 17 maggio 2009

Proposta di Legge Aprea

È stata presentata nel mese di maggio 2008 ed è attualmente in discussione alla VII Commissione della Camera la proposta di legge Aprea che introduce profonde modifiche al modello di scuola pubblica come l’abbiamo conosciuto fino ad ora. Dopo i tagli ecco il compimento definitivo del processo di privatizzazione iniziato col ministro Berlinguer (centrosinistra) e rafforzato negli anni da tutti i successivi ministri, sia di centrodestra che di centrosinistra.

  • Trasformazione delle scuole in Fondazioni “con la possibilità di avere partner che ne sostengono l’attività” e “che partecipino ai suoi organi di governo” (art.2). Soggetti ed enti privati entrano quindi a pieno titolo nei Consigli di Amministrazione (o Consigli di indirizzo? la sostanza non cambia), organi che sostituiscono gli attuali Consigli d’Istituto (art.5). Una scuola quindi soggetta al condizionamento di chi la finanzia e la gestisce con la propria presenza nel CdA, come accade in una S.p.a., che sancisce la fine di una gestione democratica. Spariscono i rappresentanti del personale ATA mentre entrano a farne parte “i rappresentanti dell’ente tenuto per legge alla gestione dei Locali” (art.6).
  • Limitazione della libertà di insegnamento e delle funzioni del Collegio docenti perché il piano dell’offerta formativa elaborato dal collegio deve subire l’approvazione dell’onnipotente Consiglio di Amministrazione, mentre oggi il Consiglio d’Istituto semplicemente lo adotta (art.5).
  • Assunzione diretta da parte dei dirigenti scolastici in quanto si propone la trasformazione definitiva dei presidi in manager, con un enorme potere nella gestione delle risorse umane (cioè gli insegnanti). Si prevede la chiamata diretta come in una ditta privata senza la garanzia di un pubblico concorso nazionale, ma con un concorso di Istituto (art.16). È’ prevista inoltre la figura del vicedirigente, “sovraordinato gerarchicamente ai docenti” (art.18).
  • Soppressione delle RSU d’Istituto che, per i docenti, vengono sostituite da una “rappresentanza regionale sindacale unitaria d’area, composta esclusivamente da rappresentanti sindacali dell’area dei docenti” con prerogative limitate a materie essenziali. Spariscono totalmente le rappresentanze sindacali del personale ATA (art.22).
  • Ritorno al “concorsone” Berlinguer con 4 livelli stipendiali, i precari con contratto di inserimento al lavoro, i “docenti “iniziali”, i docenti “ordinari”, i docenti “esperti” (art.17). Due insegnanti, a parità di ore lavorate e anzianità di servizio, potranno avere opportunità e stipendi differenziati. Al ruolo di vicedirigente e di collaboratore del dirigente accederanno solo i docenti esperti. I docenti iniziali e ordinari saranno periodicamente sottoposti a valutazione sulla base di un presunto merito attribuito da una apposita commissione presieduta dal dirigente, coadiuvato da docenti esperti, con prevedibili risvolti clientelari. Il ministro dell’istruzione di concerto con il ministro delle finanze “determina annualmente il contingente massimo di personale docente per ciascuno dei livelli di docente ordinario e di docente esperto” (art.17), il contingente verrà quindi ripartito tra le varie scuole.

ASSEMBLEA DIFESA SCUOLA PUBBLICA VICENZA

locandina da stampare in A3
ed esporre nelle scuole















volantino da stampare in A4
e diffondere nelle scuole


PROPOSTA DI LEGGE APREA
DOCUMENTI DA SCARICARE



ANALISI E COMMENTI

- Scheda di commento alla Proposta di Legge d'iniziativa del deputato Aprea
di flcgil.it - luglio 2008

- Presentazione in power point del Progetto di legge Aprea
a cura del CESP di Bologna e dei COBAS di Massa

- Analisi comparativa dei testi in discussione in Commissione VII^ Cultura della Camera sulla riforma degli OO.CC. in word e alla pagina originale
dal blog Genitori in Rete - Campania

- Fuoco amico sulla legge Aprea? - 11 maggio 2009
riflessioni di Pino Patroncini, FLC Cgil

- Analisi della proposta di Legge Aprea (una comparazione tra proposta di legge Aprea e proposta di legge Napoli-Santulli) di Giovanna Lo Presti, Docente Associazione Culturale Scuola e Società
dal sito www.retescuole.forumscuole.it


ARTICOLI WEB E STAMPA

- Sul Ddl Aprea interviene il Ministro: andremo sino in fondo di A.G. - 06/05/2009
dal sito La Tecnica della scuola.it

- Interviste a Valentina Aprea
da Il Sussidiario.net
- Aprea: su nuovo reclutamento e carriera docenti siamo alla stretta finale - 15/05/2009
- Aprea: via libera al piano Gelmini, ora basta con la politica dei rinvii - 28/11/2008
- Aprea: sbaglia il Pd a prestare il fianco ai nemici del cambiamento - 03/10/2008
- Aprea: creiamo più concorrenza tra statali e non statali. Garavaglia: riconosciamo il valore pubblico delle private - 05/06/2008
- Aprea: la vera riforma? Una scuola libera dalla zavorra dello statalismo - 26/05/2008


INIZIATIVE

- Discussione sull'iter della PdL Aprea e possibili iniziative - 22 maggio 2009
Riunione del TAVOLO REGIONALE PER LA DIFESA DELLASCUOLA STATALE

- La scuola “riformata": da Gelmini ad Aprea. Un'analisi per capire come sarà dopo il 2010 la scuola superiore italiana. Seminario organizzato dall'associazione Culturale e Porfessionale Scuola e Società - 03/03/2009
dal sito CUB Confederazione Unitaria di Base

- NO APREA - Scuola privatizzata? No, grazie!
Leggi e sottoscrivi l'appello

modulo raccolta firme NO APREA - Scuola privatizzata? No, grazie!
dal blog forum insegnanti.it

- Relazione su DDL Aprea al convegno su Scuola e Costituzione - Roma, 17 gennaio 2009
di Pino Patroncini


VOLANTINI

- La proposta di legge Aprea: un volantone per aiutare a comprendere
Una analisi che ci aiuta a capire cosa contiene e quali conseguenze avrà per la scuola
dal sito www.retescuole.forumscuole.it

- volantino: sintesi della proposta di legge Aprea
di Assemblea difesa scuola pubblica Vicenza

- locandina: sintesi della proposta di legge Aprea
di Assemblea difesa scuola pubblica Vicenza


AUDIZIONI

post in aggiornamento

mercoledì 13 maggio 2009

ASSEMBLEA ISTITUTI COMPRENSIVI


Venerdì 22 maggio 2009


ASSEMBLEA
GENITORI E INSEGNANTI
ISTITUTI COMPRENSIVI


ore 20,45

aula magna della Scuola Media di Via Carta
Zona Ferrovieri


Ai presidenti dei Consigli di Istituto
ai presidenti dei Comitati genitori
A tutti i genitori e insegnanti interessati
degli ISTITUTI COMPRENSIVI
della Provincia di Vicenza


Cari genitori e insegnanti,
in gennaio, prima delle iscrizioni, nell’assemblea svoltasi a Vicenza in zona Ferrovieri, c’è stato un significativo momento di incontro per valutare alla luce della recente riforma della scuola le ricadute che si sarebbero verificate nell’organizzazione scolastica del prossimo anno.
Da quell’assemblea ha preso forza e si è concretizzata l’iniziativa dei moduli alternativi della Buona Scuola che ci ha permesso di informare e ottenere la richiesta della riconferma dell’attuale modello scolastico da parte di oltre 8000 famiglie nella sola provincia di Vicenza. Il successo dell’iniziativa è stato importante agli occhi dell’opinione pubblica e probabilmente ha aiutato ad arginare i danni ma sicuramente a settembre ci troveremo di fronte ad una situazione che modificherà l’attuale organizzazione scolastica. Le scelte possibili verranno fatte dai Collegi Docenti e dai Dirigenti entro giugno .Quindi crediamo che adesso sia necessario ancora il nostro impegno e la nostra collaborazione per cercare di gestire nel migliore dei modi il tempo scuola che ci è stato dato e soprattutto per difendere il più possibile un livello di qualità nelle nostre scuole.

Per discuterne insieme e darci delle linee comuni condivise è stata indetta una

ASSEMBLEA

Venerdì 22 maggio 2009 ore 20,45

presso

aula magna della Scuola Media di Via Carta
Zona Ferrovieri


Vi aspettiamo

Coordinamenti:
Assemblea per la difesa della scuola pubblica (Vicenza) e Salvalascuolapubblica (Alto Vicentino)

invito in formato pdf

martedì 12 maggio 2009

15 maggio sciopero generale della scuola


Venerdi 15 maggio

il sindacalismo di base ha convocato uno sciopero generale per l'intera giornata di tutto il personale della scuola con manifestazione nazionale a Roma.

A Vicenza
piazzale della stazione
dalle ore 7 fino alle ore 9,30

...
  • per impedire il taglio di 57 mila posti di lavoro di docenti ed Ata per il prossimo anno;
  • per cancellare le proposte di legge Aprea e Cota e il regolamento Gelmini sulla formazione, che gerarchizzano i docenti, traformando le scuole in fondazioni private e dando ai capi di istituto il potere di assumere e licenziare il personale;
  • per evitare l'espulsione in massa dei precari e richiedere la loro assunzione a tempo indeterminato sui posti vacanti;
  • per il riconoscimento dei diritti degli ATA ex-EELL;
  • per il diritto di assemblea per tutti/e.

Docenti ed Ata sciopereranno e manifesteranno, insieme a studenti e genitori, anche per

* dire NO alla maestra unica;
* dire NO all'abolizione del modulo e delle compresenze;
* dire NO alle riduzioni di orario in tutti gli ordini di scuola;
* per massicci investimenti per la messa in sicurezza delle scuole;
* affinchè non ci siano aumenti del numero degli alunni/e per classe.

Maggiori informazioni alla pagina http://www.cobas-scuola.it/

Leggi anche le comunicazioni inviate dal MIUR agli UFFICI SCOLASTICI REGIONALI e PROVINCIALI
Oggetto: CUB - SCUOLA: ADESIONE ALLO SCIOPERO NAZIONALE DEL 15 MAGGIO 2009. COMPARTO SCUOLA.
Oggetto: COBAS - SCUOLA: SCIOPERO NAZIONALE DELLA SCUOLA PER IL 15 MAGGIO 2009. COMPARTO SCUOLA.

martedì 5 maggio 2009

Noi educhiamo non denunciamo!


Noi educhiamo

non denunciamo!


Appello all’obiezione di coscienza della scuola
di CGIL e FLC Cgil

La Costituzione della Repubblica italiana e lo Stato affidano alla Scuola, ai suoi dirigenti e ai suoi docenti il compito di garantire il diritto dei minori all’istruzione.

L’articolo 34 della Costituzione recita:
La scuola è aperta a tutti
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie e altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.


L’ONU con la “Convenzione sui diritti dell’infanzia” affida agli stati nazionali lo stesso compito.

L’articolo 28 della Convenzione sui diritti dell’infanzia recita:
1) Gli Stati parti riconoscono il diritto del fanciullo all’educazione, e, in particolare, al fine di garantire l’esercizio di tale diritto in misura sempre maggiore e in base all’uguaglianza delle possibilità:
a) rendono l’insegnamento primario obbligatorio e gratuito per tutti;
b) incoraggiano l’organizzazione di varie forme di insegnamento; secondario sia generale che professionale, che saranno aperte a ogni fanciullo, e adottano misure adeguate come la gratuità dell’insegnamento e l’offerta di una sovvenzione finanziaria in caso di necessità;
c) garantiscono a tutti l’accesso all’insegnamento superiore con ogni mezzo appropriato, in funzione delle capacità di ognuno;
d) fanno in modo che l’informazione e l’orientamento scolastico e professionale siano aperte e accessibili a ogni fanciullo;
e) adotta misure per promuovere la regolarità della frequenza scolastica e la diminuzione del tasso di abbandono della scuola.


L’articolo 29 alla lettera d) sottolinea:
preparare il fanciullo ad assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza tra i sessi e di amicizia tra tutti i popoli e gruppi etnici, nazionali e religiosi e delle persone di origine autoctona.

La Costituzione italiana e la “Convenzione sui diritti dell’infanzia”, a quaranta anni di distanza, usano lo stesso linguaggio e sono sostenute dalla stessa etica, rispetto ai diritti dei minori e ai doveri dello stato.

Oggi, al contrario, nel nostro Paese il governo Berlusconi si appresta a esigere che docenti e dirigenti scolastici ignorino il Dettato costituzionale e I diritti sull’infanzia!
Infatti il Disegno di legge sulla sicurezza, approvato in questi giorni al Senato e in discussione alla Camera dei deputati, istituendo il reato di soggiorno illegale per i migranti irregolari, implica che tutti i pubblici ufficiali, e perciò, in quanto tali, anche i docenti e i dirigenti scolastici, se a conoscenza del reato, sono tenuti a denunciarlo.

La CGIL e la FLC Cgil chiedono a tutti i docenti e dirigenti scolastici e alle loro associazioni professionali di non subire questa iniqua imposizione, che li costringerebbero a tradire la Costituzione italiana e il proprio ruolo di garanti dei diritti dei minori che vivono nel nostro paese, di qualsiasi colore, popolo o religione essi siano.