domenica 28 giugno 2009

Assemblea straordinaria


Martedì 30 giugno


l'ASSEMBLEA DIFESA SCUOLA PUBBLICA

si trova alle ore 18.00

presso il "dopolavoro ferroviario" di via Vaccari 8


per discutere l’adesione alla manifestazione del 4 luglio per il no alla nuova base e per un saluto di fine anno scolastico tra noi resistenti e mai rassegnati.

Il 4 luglio saremo con voi, popolo delle pignatte!

dal blog
Comitato genitori e insegnanti x la scuola pubblica di Padova e Provincia

E’ MEGLIO UNA

C H E UN


Il 4 luglio 2009 saremo a Vicenza, con i comitati NO Dal Molin e con il "popolo delle pignatte", per ribadire insieme il nostro NO ai progetti di costruzione di una nuova base di guerra.
Ci saremo per una montagna di motivi. Due ci teniamo a ricordarli.

Il primo è che in questo anno di mobilitazioni anche noi, come voi del no dal molin, abbiamo imparato a non rassegnarci a decisioni imposte dall'alto.
Se la base militare è in cantiere senza che ci sia stato un minimo dibattito o coinvolgimento delle amministrazioni e delle popolazioni locali, così è stato per la riforma della scuola: in un giorno d’agosto dello scorso anno un sibillino articolo di un decreto legge ha stabilito che la Scuola Pubblica italiana dovesse essere smantellata e impoverita in tre anni consecutivi di tagli pesanti, riduzione degli insegnanti, affollamento delle classi, ritorno al passato.
Abbiamo iniziato a discutere, a riunirci, ad organizzarci. Scuola per scuola, città per città. Mamme, papà, insegnanti. Abbiamo costruito insieme un movimento partecipato per riprenderci la democrazia negata e per inceppare quei meccanismi mediatici che, almeno in un primo momento, volevano nascondere i veri obiettivi delle trasformazioni che cominceremo a conoscere dal prossimo settembre, a partire dalla scuola primaria.
Riunioni, firme, palloncini, assemblee, manifestazioni, feste e proteste. Con pazienza ma con radicalità e determinazione, abbiamo ribaltato nei fatti le intenzioni iniziali del governo: il modello del ‘maestro unico’ e delle ‘24 ore settimanali’ è stato totalmente e sonoramente bocciato in tutto il paese al momento delle nuove iscrizioni. Rimaniamo qui, a costruire reti e relazioni, per chiedere con voce ancora più forte scuola pubblica di qualità e democrazia!

Il secondo motivo è perché i vostri sogni e i vostri desideri avranno tanta più forza quanto più riusciremo a condividerli. E noi, ce lo insegnano i nostri bimbi, vogliamo sognare alla grande e anche su questo non siamo certo disposti a rassegnarci.
La scuola, come la terra e il territorio, sono i luoghi dove costruire progetti di pace. E’ meglio una scuola che un carro armato, dieci scuole che un cacciabombardiere F-35 Lightning II, mille scuole che una base militare. Gli impegni finanziari dei governi per le spese militari sono fondi sottratti all’istruzione: politiche di guerra invece di politiche per l’istruzione e i diritti, per un futuro per tutti.
La dignità, il rispetto, l’accoglienza, la PACE si costruiscono a scuola, non con le basi militari e i nuovi sistemi d’arma. Saremo a Vicenza insieme a voi, mamme e papà delle pignatte, cittadini di Vicenza, per riprenderci la terra e la scuola che ci vogliono togliere, per far crescere un linguaggio e una conoscenza comune.
E per vincere queste battaglie insieme a voi, perché i progetti di guerra e le scelte di sottrazione di risorse alla scuola non portano da nessuna parte. Abbiamo un futuro da costruire e da crescere.
IL 4 LUGLIO SAREMO CON VOI!
Invitiamo tutti i gruppi, i comitati, i coordinamenti del ‘popolo della scuola’ ad aderire e a partecipare con i colori, i palloncini e gli striscioni di questi mesi di mobilitazione.
Comitato genitori e insegnanti per la scuola Pubblica di Padova

qui il post originale e il volantino

lunedì 22 giugno 2009

Incontro seminariale sulla PdL APREA

da retescuole
INCONTRO SEMINARIALE SULLA PdL APREA
di TAVOLO REGIONALE PER LA DIFESA DELLA SCUOLA STATALE

INCONTRO SEMINARIALE

sulla

Proposta di Legge Aprea


Sabato 27 giugno

dalle ore 10 alle ore17

Firenze presso il Circolo ARCI via delle Porte Nuove, n. 33

Introduce Corrado Mauceri ( Com. Per la scuola dela Repubblica)

Intervengono : Andrea Bagni,( Riv Ecole), Pino Patroncini( Ass. Per la scuola della Repubblica) e Sergio Tamborrino ( Comitato Genitori- insegnanti di Firenze).

Coordinano: Sebastiano Busia e Rossana Casu ( Tavolo regionale per la difesa della scuola statale)

Sono invitati a partecipare i parlamentari di PD e IDV, le istituzioni democratiche, le forze politiche , le OO.SS , le associazioni professionali e culturali ed ovviamente genitori, studentti e lavoratori della scuola

All'inizio dell'incontro Mauceri darà una informazione sulla vertenza scuola e sull'incontro con i parlamentari e le forze politiche previsto per il 25 giugno p.v.

Fermiamo la Gelmini

da retescuole

di Ass. Per la scuola della Repubblica

Roma 25 giugno ore 17
presso CIDI - P.zza Sonnino

Incontro con i parlamentari, le forze politiche,
le associaciazioni
ed organizzazioni della scuola

Fermiamo la Gelmini

La Ministra Gelmini ha disposto pesanti tagli agli organici del personale della scuola in violazione delle sue stesse leggi. Questi provvedimenti provocheranno non solo una dequalificazione della scuola pubblica, ma migliaia di licenziamenti. Il TAR del Lazio ha riconosciuto che i provvedimenti della Gelmini sono irregolari e quindi privi di efficacia; la Gelmini continua però ad applicarli, tagliando migliaia posti nell’indifferenza generale.

L’Associazione Per la Scuola della Repubblica

invita i parlamentari del PD e IDV delle competenti Commissioni e rappresentanti delle Associazioni e dei movimenti della scuola, delle forze politiche democratiche, delle OO.SS. per definire una comune linea di azione per bloccare i tagli agli organici ed avviare un confronto per un’azione politica unitaria in difesa e per il rilancio della scuola statale.

L’incontro è previsto per

giovedì 25 giugno alle ore 17
a ROMA
in piazza Sonnino 13


messa a disposizione dal CIDI impegnato nella stessa battaglia

Il materiale informativo ( in particolare le ordinanze del TAR Lazio ) è reperibile nel sito di Scuola e Costituzione oppure può essere richiesto direttamente al Comitato di Firenze ( comfirenze@inwind.it)

lunedì 15 giugno 2009

URGENTE: anticipi in Veneto della "epocale riforma"


“Riforma epocale” delle scuole superiori

e

anticipi in Veneto
!!!


In questi giorni sono state annunciate con grande enfasi le “riforme” della scuola secondaria di secondo grado:


Comunicato stampa del MIUR su Riordino istruzione tecnica e professionale

Comunicato stampa del MIUR su Riforma dei licei


In realtà per il momento esistono solo delle bozze di “schemi di regolamento” non recanti date e che fanno esplicito riferimento a norme ancora non ufficiali. Mancano anche rilevanti pareri istituzionali.
Queste le bozze in circolazione:

Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti professionali ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. + Allegati con quadri orari e corrispondenze tra percorsi attuali e nuovo ordinamento

Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. + Allegati con quadri orari e corrispondenze tra percorsi attuali e nuovo ordinamento

Schema di regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”. + Allegati con quadri orari e corrispondenze tra percorsi attuali e nuovo ordinamento


Come sappiamo inoltre è notizia di questi giorni che il Tar del Lazio ha rilevato l’infondatezza della circolare sugli organici a causa della mancanza di atti fondamentali quali il piano programmatico ai sensi dell’articolo 64, comma 3 della legge n. 133 del 2008 che è appunto una delle norme di riferimento dei tre schemi di regolamento (terzo VISTO in quello dei licei e sesto VISTO negli altri due).
Mentre sul sito del Miur si legge che i regolamenti “sono stati approvati” dal CdM, su quello del governo, in una pagina web interamente dedicata al Riordino degli istituti tecnici e professionali
è scritto che il CdM “ha dato il via” a questi regolamenti (e si cita il Miur come fonte). Sempre sul sito del governo si può leggere in due pagine distinte, 1 (poco oltre la metà del testo) e 2 (in fondo al testo) che i regolamenti devono ancora essere sottoposti al parere della Conferenza unificata e del Consiglio di Stato.


Alcune nostre considerazioni:
Il Comitato Tecnico Scientifico degli Istituti Tecnici e Professionali e dei Licei (solo Scientifico per questi ultimi), con una composizione “paritetica” di docenti ed esperti del mondo del lavoro, potrà influenzare fortemente gli indirizzi delle Scuole anche perché si prevede la possibilità di stipulare contratti d’opera con esperti del mondo del lavoro e delle professioni.
Viene a mancare l’unitarietà del sistema di istruzione e formazione per la netta diversificazione dei percorsi previsti nel primo biennio impedendo, di fatto, le possibilità di passaggio da un tipo di scuola all’altro. Si delinea quindi una scuola classista che relega i Tecnici e soprattutto i Professionali ad una dimensione operativa di forza lavoro, non “in raccordo con” ma “asservita al” mondo produttivo.
Non è ancora defnito il ruolo delle Regioni sull’Istruzione Professionale e questo non lascia ben sperare anche alla luce del nuovo Titolo V della Costituzione (approvato nel 2001) che comprende il trasferimento di competenze e poteri alle Regioni in tema di istruzione e formazione.
I licei vengono teoricamente ridotti a sei per una migliore razionalizzazione ma è assolutamente credibile una proliferazione incontrollata (vedi Il liceo delle bugie di Pino Patroncini)

Intanto la Regione Veneto anticipa i tempi e propone con circolare del direttore generale dell’USR, Carmela Palumbo (Oggetto: Piano regionale per l’innovazione dell’Istruzione Tecnica - 19 maggio 2009), agli Istituti Tecnici di fare da pionieri della “riforma”. Leggendo il testo della circolare viene quasi il sospetto che più che un invito sia una richiesta di aiuto da parte delle Istituzioni ad orientarsi su regolamenti che le stesse hanno prodotto. Al momento mancano infatti di alcuni aspetti fondamentali. Un esempio fra tutti, le modalità con le quali articolare le aree di indirizzo "obbligatorie", inserendo al loro interno gli spazi di flessibilità previsti. Gravissimo inoltre, per promuovere la didattica per "competenze certificabili", definire la programmazione attuale “prassi basata sui programmi, configurati come elenco di contenuti” (circolare Palumbo), un insulto alla professionalità dei docenti e un colpo di spugna a decenni di metodologie didattiche consolidate.
Come se non bastasse pare che anche l’ente provinciale di Vicenza avrà un ruolo di coordinamento “fondamentale e strategico”. Come riferisce l’articolo Riforma tecnici e professionali di Anna Maria Bellesia (tratto da tecnicadellascuola.it del 20 aprile) l’Assessore all’Istruzione della Provincia, Morena Martini, sembra avere le idee chiare in merito.

In conclusione,

non facciamoci cogliere impreparati
e divulghiamo queste informazioni!

Come insegnanti stiamo attenti ai collegi docenti di questi giorni perché i Dirigenti Scolastici potrebbero proporre e far passare anticipi di “riforma” ( la scadenza della circolare è prevista per oggi 15 giugno ma potrebbe slittare, non si sa mai) e partecipiamo alle attività di Informazione/formazione del MIUR in modo consapevole. Pressiamo i nostri sindacati di riferimento affinchè recepiscano le nostre istanze e il nostro sconcerto.
Come genitori prepariamoci alla “Campagna di informazione” del MIUR, volta ad orientare alle scelte della scuola superiore studenti e famiglie.
Approfondiamo, facciamoci un’opinione e interveniamo in modo opportuno.


Alcuni pareri a seguito dell’incontro MIUR - sindacati su riordino di tecnici e professionali:

FLC Cgil: negativo
CISL Scuola: positivo nella sostanza ma negativo su alcuni aspetti
UIL Scuola: positivo

Altri pareri a seguito dell’incontro MIUR - sindacati su revisione assetto dei licei:

FLC Cgil: negativo
CISL Scuola: positivo nella sostanza ma negativo su alcuni aspetti
UIL Scuola: positivo nella sostanza ma negativo su alcuni aspetti
Gilda degli Insegnanti: negativo

domenica 14 giugno 2009

il maestro unico non può essere imposto

dal sito di FLC Cgil
11-06-2009

L'impiego del personale è prerogativa delle scuole: il maestro unico non può essere imposto

Sembra che in alcune scuole sia partito un confronto piuttosto serrato circa l’obbligo o meno di adottare il maestro unico.
Diciamo subito che l’art. 5 del Regolamento sull’autonomia scolastica (certamente non abolito dai provvedimenti Gelmini) dà piena libertà agli Organi collegiali di impiegare le risorse professionali come meglio credono, senza obbligo per nessuno di adottare il modello organizzativo “maestro unico”.
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mercoledì 10 giugno 2009

la Scuola fra Stato e Regioni

da LA TECNICA DELLA SCUOLA.IT


un articolo di Reginaldo Palermo del 9/06/2009


Sulla scuola non c'è intesa fra Stato e Regioni


L'intesa prevista dalla legge in materia di dimensionamento tarda ad arrivare. L'argomento non è neppure all'ordine del giorno della prossima riunione della Conferenza Unificata. E intanto la Corte Costituzionale è al lavoro sui ricorsi di 8 regioni contro l'articolo 64 della legge 122/08

In materia scolastica sono i rapporti fra Stato e Regioni a tenere banco in queste ultime settimane dell’anno scolastico.
Nella giornata del 9 giugno la Corte costituzionale ha iniziato l’esame dei ricorsi presentati da alcune regioni contro il progetto di razionalizzazione previsto dall’articolo 64 della legge 133, mentre nell’ordine del giorno della Conferenza unificata convocata per l 11 giugno si segnala l’assenza dell’intesa in materia di dimensionamento delle istituzioni scolastiche prevista dalla bozza di Regolamento e dalla stessa legge 189/08 di conversione del decreto 154 dell’ottobre 2008.
Qualche indiscrezione sul contenuto dell’intesa è già circolata: si parla di un accordo che dovrebbe garantire un risparmio di circa 85milioni di euro grazie alla chiusura dei plessi più piccoli e di un certo numero di autonomie scolastiche.
Ma il fatto che l’argomento non sia stato inserito nell’ordine del giorno della Conferenza dell’11 giugno sta a significare, quasi certamente, che l’intesa non è ancora stata perfezionata anche se la legge 189 prevede che essa venga sottoscritta entro il 15 giugno 2009.
Intanto la Corte costituzionale dovrà pronunciarsi quanto prima sui ricorsi di 8 regioni (Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Calabria) che, con sfumature diverse, lamentano che il provvedimento adottato dal Governo mancava dei presupposti di necessità e urgenza richiesti dalla Costituzione per i decreti-legge, nonché; secondo le regioni, inoltre, diverse norme contenute nell’articolo 64 della legge 133 travalicano le competenze statali in materia di istruzione e compromettono in modo significativo le attribuzioni regionali.
Senza contare, sostengono alcune regioni, che le misure contenute nella legge 133 hanno una pura e semplice finalità di risparmio, a tutto discapito della qualità dell'istruzione pubblica.
A complicare la vicenda si aggiunge anche un altro dato: a tutt’oggi i regolamenti sul primo ciclo di istruzione e sul dimensionamento non sono ancora stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale; secondo voci ufficiose (peraltro piuttosto attendibili) pare che la Corte dei Conti abbia avuto parecchio da ridire su entrambi i provvedimenti.
Secondo la magistratura contabile, i regolamenti potrebbero non consentire di raggiungere gli obiettivi previsti dalla legge finanziaria 133/08.
In altre parole, i tagli previsti dai due Regolamenti non sarebbero sufficienti e non permetterebbero di ottenere i risparmi previsti.

martedì 9 giugno 2009

Io non respingo, a scuola nessuno è clandestino...

in collaborazione con il circolo the Last Tycoon

vi invita alla proiezione del film-documentario

COME UN UOMO SULLA TERRA

di Riccardo Biadene, Andrea Segre, Dagmawi Yimer

Lunedì 15 giugno 2009 – ore 21.00
Cinema Torresino (via del Torresino 2, Padova) – mappa

- ingresso gratuito -
SCARICA IL VOLANTINO-LOCANDINA

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da Trento alla Puglia...

Non tutti sudditi: due esempi di indipendenza


Trento – Marta Dalmaso, assessore all’Istruzione e allo Sport della provincia di Trento ha proposto un regolamento autonomo (approvato dalla giunta) con il quale, tra le altre cose, il voto in condotta è sostituito dalla “valutazione della capacità relazionale” con funzione unicamente educativa e formativa e i giudizi non sono stati soppiantati dai voti.
da lastampa.it
“La maturità anti-Gelmini”, articolo del 3 giugno, di Flavia Amabile


Molfetta (Bari) – Guglielmo Minervini, assessore alla Trasparenza e alla Cittadinanza attiva della regione Puglia, a proposito dei tgli della Gelmini dichiara: “Il governo regionale ha un'altra idea non solo degli insegnanti ma anche della scuola”. La Regione propone un tetto massimo di 25 alunni per classe per salvaguardare la qualità della scuola e per mantenere il posto di migliaia di insegnanti precari.
da molfettalive.it
“Scuola: il Governo taglia, la Regione salva: 22 milioni per classi più piccole e garantire mille precari”, articolo del 4 giugno 2009 della redazione


Provvedimenti Gelmini inapplicabili

pubblicato sul sito di retescuole il 06/06/2009

I provvedimenti della Gelmini sono inapplicabili, il TAR: mancano gli atti presupposti. Ora occorre un'iniziativa unitaria.
di Corrado Mauceri ( per la Scuola della Repubblica- Comitato di Firenze)

Comunicato stampa di Corrado Mauceri in merito all’udienza del TAR sui provvedimenti della Gelmini.

Avevamo ragione: i provvedimenti della Gelmini non sono applicabili. Ora occorre un’iniziativa unitaria

Si è svolta ieri l'altro l’udienza al TAR del Lazio per la discussione delle istanza cautelari relative ai ricorsi proposti contro i provvedimenti della Gelmini sull’assetto scolastico e sugli organici.

La stessa Avvocatura dello Stato che rappresenta il Ministero ha dichiarato che lo schema Decreto Interministeriale, privo di data e sottoscrizione, è "un atto che non può incidere sulla realtà fattuale".

Il TAR ha rilevato che: "[..] manca il regolamento di cui art. 17, comma 2 della L. 23 agosto 1988, n. 400 come previsto dall’art. 64 comma 4 del D.L. 25 giugno 2008, n. 112 convertito in L. 6 agosto 2008, n. 133, allo stato soltanto firmato e che riguardo alla impugnativa della circolare n. 38 del 2 aprile 2009 manca il piano programmatico di interventi, allo stato ancora al livello di bozza di decreto interministeriale previsto dall’art. 64, comma 3 della menzionata legge n. 133 del 2008".

Il TAR, considerando che tali provvedimenti non sono efficaci e come tali inapplicabili, non ha ritenuto di doverli sospendere, anche perché il 9 giugno si dovrà pronunciare la Corte Costituzionale sui ricorsi proposti da alcune Regioni; il TAR ha quindi fissato per il 13 luglio l’udienza per la decisione dei ricorsi.

A questo punto sarebbe auspicabile che istituzioni democratiche, forze politiche e sindacali e movimenti di genitori e docenti tutti insieme imponessero al Ministro il blocco di tutte le operazioni ed il ripristino degli organici dell’anno scorso.

Sarà possibile formare uno schieramento unitario per la difesa della scuola statale? noi lo auspichiamo e lo sollecitiamo nell’interesse della scuola statale.
....................................................
Per definire un’azione unitaria e verificare le disponilità effettive proponiamo una riunione operativa per

LUNEDI’ 15 GIUGNO ALLE ORE 17 a FIRENZE
(Via DELLE PORTE NUOVE n: 33 – presso il circolo arci)

Sono invitati a partecipare, oltre a genitori, studenti e lavoratori della scuola, i parlamentari delle forze di opposizione, i rappresentanti delle forze democratiche nelle istituzioni (Regioni, province e Comuni), le organizzazioni ed associazioni politiche, sindacali e professionali.

In questi giorni abbiamo ascoltato molti impegni per la scuola pubblica; questa è un’occasione per dare concretezza agli impegni dichiarati. Contiamo quindi su una larga partecipazione.

IL TAVOLO REGIONALE PER LA DIFESA DELLA SCUOLA STATALE della TOSCANA propone anche

giovedì 4 giugno 2009

Paese (Treviso): incontro sul Progetto di Legge Aprea


Il Coordinamento dei Comitati Genitori del Circolo di Paese

organizza

per martedì 16 giugno alle ore 20,45

presso la sala riunioni della Scuola Media Casteller
viale Panizza 4, Paese (TV)
mappa

un incontro sul Progetto di Legge Aprea.

Relatore sarà il Dott. Baccarini, Preside delle scuole Medie.
Lo scopo della serata è quello di approfondire le conoscenze della proposta di legge in oggetto, che attualmente è in discussione alla VII Commissione del Parlamento.
Invitiamo a partecipare, affinché tutti abbiano modo di conoscere che cambiamenti saranno possibili in caso di approvazione.

Segnaliamo inoltre dal sito del Comune di Paese la pagina Scuola&FamigliaaPaese, indice di una volontà di collegamento tra Comitati genitori e Assessorato alle Politiche Scolastiche.