Chi vive la scuola in prima persona sa che i migliori risultati in termini di crescita personale e competenze didattiche si hanno quando prevale lo spirito di collaborazione rispetto a quello di competizione tra alunni, docenti e scuole.
Quotidiane gratificazioni legate al merito degli studenti fanno parte della normale prassi didattica degli insegnanti e delle singole scuole e cercare di definire e premiare il “merito“ per legge priva la scuola delle dinamiche relazionali su cui si basa.
E se classifica ci deve essere, solo quella "a pari merito" farebbe vincere la scuola, tutta.
Per approfondire:
di Anna Angelucci
da il paese delle donne on line ,18 giugno 2012
di Marina Boscaino
da MicroMega , 13 giugno 2012
di Comitato Genitori ed Insegnanti per la Scuola Pubblica di Padova , 10 giugno 2012
di Piero Bevilacqua
da il manifesto , 7 giugno 2012
di Maurizio Tiriticco
da ScuolaOggi.org , 4 giugno 2012
di Benedetto Vertecchi
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