dal Giornale di Vicenza, venerdì 20 marzo 2009
articolo di Anna Madron
8012 iscrizioni in dono a difesa della scuola
L'INCONTRO. Consegnate dai genitori a Venturella, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale
Si chiede di confermare l'attuale organizzazione del modulo, delle compresenze, dei progetti di sostegno
Vicenza. A vederlo così sembrava proprio un regalo coi fiocchi. Carta verde, nastro giallo e un biglietto con scritto sopra 8012. Tanti sono infatti i moduli di iscrizione non ufficiali portati "in dono" ieri mattina a Franco Venturella, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, da una rappresentanza di genitori. Mamme e papà, spesso rappresentanti di classe o di istituto, che si battono per una scuola di qualità e che hanno voluto esprimere il loro dissenso nei confronti della riforma Gelmini compilando un modulo integrativo con cui si chiede di confermare l'attuale organizzazione scolastica. Quella cioè del modulo, delle compresenze, dei progetti e delle attività a sostegno dei bambini più fragili o degli stranieri bisognosi di essere seguiti.
Certezze sia per le famiglie che per gli alunni, anche se da settembre, con l'entrata in vigore della "169" quello che finora viene dato per scontato non lo sarà più. "Per questo siamo qui - spiega Cristina Faggionato, in rappresentanza dei genitori delle elementari di via Riello, comprensivo 6 - per testimoniare la nostra preoccupazione che è poi quella di tantissimi genitori. Lo dimostra il fatto che dal 14 febbraio scorso, da quando cioè le famiglie sono state invitate a sottoscrivere i 'moduli della buona scuola', le adesioni raccolte sono oltre ottomila".
Una protesta che "pesa", dunque, come il pacco che ieri sorreggeva Attilio Garbin, genitore dell'Istituto comprensivo di isola Vicentina, in attesa di salire le scale degli uffici di Borgo Scroffa per incontrare il dirigente Venturella.
"Vogliamo chiedergli di farsi portavoce delle istanze delle famiglie - spiegano Delia Dalle Molle dell'Ic di Santorso e Anna Bognolo delle elementari Da Porto - fortemente preoccupate perchè consapevoli che la scuola non si migliora con il maestro unico, nè riducendo le ore o togliendo ai docenti la corresponsabilità formativa e didattica".
Timori che la delegazione di genitori ha manifestato al dirigente dell'USP al quale è stato chiesto tra l'altro di conoscere nel dettaglio i dati definitivi delle iscrizioni a livello provinciale in relazione alle quattro tipologie orarie propopste dal Ministero.
"Questo per capire - sottolinea Faggionato - cosa chiedono realmente le famiglie e qual è la risposta che dà loro lo Stato". E a proposito di risposte, Venturella ha fatto sapere che in Veneto qualche spiraglio potrebbe anche aprirsi in tema di dotazioni organiche, dal momento che la popolazione scolastica il prossimo anno crescerà in tutta la regione di 8 mila studenti, fenomeno che altrove non si verifica e che proprio per questo sarà considerato attentamente nella prossima sessione della conferenza Stato-Regioni.
Quanto all'insegnante unico e all'addio delle compresenze, il dirigente dell'USP ha ricordato che si tratta di modifiche introdotte da una legge dello Stato. "Bisognerà allora che le scuole ripensino la propria organizzazione in un'ottica diversa dialogando anche con i Comuni chiamati a contribuire allo sviluppo dell'offerta formativa".
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