sabato 11 luglio 2009

15 luglio: sit-in nazionale dei precari della scuola


IN 16.000 A CASA PER EFFETTO DEI TAGLI!!!!



Saranno 16.000 e più i lavoratori della scuola (docenti e ATA) che da settembre perderanno il posto di lavoro, i primi a sentire sulla propria pelle i tagli Gelmini-Tremonti.
Un lavoro precario sul cui sfruttamento si è basato da anni il funzionamento della scuola pubblica. E adesso, a causa dei tagli, più di 16.000 persone mai immesse in ruolo resteranno senza lavoro.
Hanno un bel dire che non verrà licenziato nessuno.
Tecnicamente non vengono “licenziati” ma come vogliamo definire il fatto che migliaia di persone occupate da anni a tempo determinato (per 10 mesi all’anno quando va bene) si troveranno disoccupate a tempo indeterminato?
E questo con l’effetto di una scuola sempre più povera, con pochi insegnanti e classi sempre più numerose (fino a 33 per aula in barba alle norme sulla sicurezza!) e personale ATA super sfruttato e insufficiente a far fronte ai bisogni essenziali della scuola.
I rapporti insegnante/studenti, propagandati come i più alti d’Europa (e dell’area OCSE), non tengono conto dei docenti di sostegno e di religione che, in Italia, a differenza degli altri Stati, sono pagati dal Ministero dell’Istruzione. Non tengono neanche conto del sistema di Istruzione post-secondario non universitario che incide nell’abbassare il rapporto degli altri paesi.
Naturalmente un calcolo così formulato trasmette un’idea degli insegnanti italiani quasi nullafacenti che si trovano con classette di pochi alunni. E si lamentano pure, questi scansafatiche!
Chi lavora nella scuola sa che non è così, che questi dati sono falsati, che è già difficile lavorare con le classi che ci sono e che la scuola ha bisogno di nuove assunzioni anche per garantire la continuità didattica nelle classi e quindi evitare situazioni in cui gli studenti si trovano a dover cambiare insegnanti ogni anno (o anche più volte all’anno).

Nuove immissioni in ruolo quindi
e non eliminazione dei precari!


Certo, così il governo elimina il precariato, non perché assume, ma perché rende i precari definitivamente disoccupati. Come il sindaco di Treviso che per risolvere il problema dei barboni elimina le panchine. Suvvia, eliminiamo tutto ciò che non vogliamo vedere, buon idea, godiamo di questa bella Italia senza precari e senza disoccupati, l’economia va bene, niente crisi…
Ci spieghino, lor signori, qual è il segreto per vedere tutto rosa?

SIT-IN NAZIONALE DEI PRECARI DELLA SCUOLA 15 LUGLIO

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Nessun commento...ma come e i Precari dove sono? Da ex insegnante,senza pensione,di sc.privata Vi dico chiaro...Vi hanno, ci hanno preso in giro, tutte, a qualunque livello.Sveglia colleghe.Noi lavorando sottopagate e senza contributi regolari,Voi ingannate dall'invenzione dei Team,necessari,vitali,qualificanti...con l'introduzione di centinaia di migliaia di oneste persone pronte ad impegnarsi sul serio: peccato che non Vi avevano detto che le risorse erano, diciamo...pochine per tenere in piedi il tutto a lungo termine.Perchè non chiedete ai senatori a vita della Repubblica di dare la metà di ciò che percepiscono, alla Scuola?Perchè non chiedete che gli stipendi da nababbi dei Parlamentari siano ridimensionati così da ricavarne ricchezza per la Scuola?Da Berlinguer a Fioroni a Gelmini, che cambia? Nulla perchè ci/vi hanno promesso ciò che non esiste.

Anonimo ha detto...

.....sempre anonimo...Frase da correggere:Peccato che non vi avessero detto che le risorse....
Doverosa correzione,scusate!!!