giovedì 4 febbraio 2010

Ai Presidenti dei Consigli d'Istituto

Pubblichiamo il testo della lettera che l'Assemblea difesa Scuola Pubblica di Vicenza ha inviato a tutti i Presidenti dei Consigli d'Istituto dei Comprensivi di Vicenza città.


Nel corso dell'incontro Interistituti di lunedì 8 febbraio verranno informati tutti i Presidenti dei Consigli d'Istituto delle scuole superiori sempre del comune di Vicenza.


Chiediamo di aiutarci a diffondere questo testo anche a tutti i Consigli d'Istituto dei comuni della provincia.

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Ai Presidenti dei Consigli d’Istituto del comune di Vicenza
Cari Presidenti,
vi scriviamo in relazione alle modalità di formazione del Programma annuale 2010 che dovrà essere approvato entro il 15 febbraio 2010.
Quasi tutti gli Istituti della nostra città vantano crediti nei confronti del Ministero dell’Istruzione per decine di migliaia di euro.
Crediti dovuti a somme stanziate e mai versate dal Ministero fin dal 2005 e imputabili soprattutto alla mancata copertura finanziaria delle ore di supplenza effettuate.
Questa situazione che ha avuto gravi ripercussioni sulla gestione delle supplenze brevi nel corrente anno scolastico (anche in relazione alle attività alternative alla religione cattolica, vedi nota dell’USR del 21 gennaio 2010 firmata dalla dott. Palumbo), ne avrà di ancor più gravi sul normale funzionamento dell’attività didattica e sulla gestione degli edifici scolastici, attraverso il mancato o scarso approvvigionamento di materiali didattici o di igiene personale degli alunni.
A ciò si è aggiunta la nota della Direzione Generale del MIUR del 14 dicembre 2009, pervenuta alle scuole il 22 dicembre a ridosso del periodo di chiusura per le festività natalizie, che contiene istruzioni su come costruire il Programma annuale.
Indicazioni che sembrano non rispondenti alla normativa vigente (vedi Decreto interministeriale n.44 del 2001) quando suggeriscono:
“… Si segnala l’opportunità di applicare l’avanzo di amministrazione presunto, nell’entità pari al fondo di cassa al netto dei residui passivi, per far fronte ad eventuali deficienze di competenza. L’avanzo di amministrazione determinato da residui attivi di competenza di questa Direzione Generale, va inserito opportunamente nell’aggregato “Z – Disponibilità da programmare”, fino alla loro riscossione. …”
Nel citato decreto 44 del 2001 l’articolo 3 riporta invece:
“1. Nel programma, è iscritto, come prima posta di entrata, l’avanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio che precede quello di riferimento.
2. Al programma è allegata una tabella dimostrativa del predetto avanzo di amministrazione.
3. In apposito prospetto sono indicati i singoli stanziamenti di spesa correlati all’utilizzazione del presunto avanzo di amministrazione. Detti stanziamenti possono essere impegnati solo dopo la realizzazione dell’effettiva disponibilità finanziaria e nei limiti dell’avanzo effettivamente realizzato.”
Ci chiediamo cosa comporti ascrivere somme derivanti da vecchi crediti in una voce che contiene “disponibilità da programmare”, “aggregato” che non è espressamente previsto dalla normativa vigente.
Ci chiediamo se nel futuro sia immaginabile l’azzeramento delle somme contenute nell’aggregato Z da parte dello Stato debitore.
La circolare del 14 dicembre contiene un ulteriore motivo di preoccupazione per le famiglie che hanno figli in età scolare, là dove si sostiene: “I finanziamenti non vincolati dovranno essere impegnati al perfezionamento dell’obbligazione giuridica (es. contratto collettivo integrativo d’istituto,contratti di supplenza breve, contratti di servizio per la pulizia dei locali, ecc…).”
Si apre di fatto la possibilità di usare i contributi volontari versati dai genitori, non per lo scopo per cui vengono richiesti e cioè il potenziamento dell’attività formativa, ma per il normale funzionamento degli istituti che compete interamente allo Stato, almeno nella scuola statale pubblica.
La trasformazione di fatto di un contributo volontario, versato per il potenziamento dell’offerta formativa, in un perfezionamento dell’obbligazione giuridica corre il rischio di mutare il contributo da volontario ad obbligatorio, facendolo equivalere ad un secco aumento delle tasse per tutte le famiglie che hanno figli in età scolare e, di riflesso, ad un impoverimento della qualità dell’istruzione.
In questa situazione paradossale (il Ministero smentisce sé stesso…) vi chiediamo di valutare le seguenti possibilità:
1.     la richiesta di rinvio del termine di approvazione del Programma annuale, come già fatto dall’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte e come richiesto dal Coordinamento di tutti i Presidenti dei consigli di Circolo e di Istituto di Bologna e provincia;
2.     l’apertura di un tavolo comune per la discussione delle modalità di formazione del Programma annuale, che veda la partecipazione della dott. Palumbo, direttore dell’Ufficio scolastico regionale del Veneto, del dott. Venturella, direttore dell’Ufficio scolastico provinciale di Vicenza, dei Dirigenti Scolastici e dei Presidenti dei Consigli degli Istituti operanti nel territorio comunale di Vicenza;
3.     la richiesta di copertura immediata da parte dello Stato dei crediti pregressi, senza i quali le nostre scuole saranno a breve nell’impossibilità di operare;
4.     la necessità di mantenere vincolati i contributi volontari dei genitori ad effettive spese di potenziamento e sviluppo dell’offerta formativa e a non destinarli per spese correnti di funzionamento – carta igienica, supplenze, ecc. – per le quali spetta allo Stato provvedere, essendo la scuola statale pubblica già finanziata con le tasse versate dai contribuenti;
5.     la propria disponibilità ad approvare il Programma annuale solo se redatto seguendo le indicazioni contenute nella normativa vigente, Decreto Interministeriale n. 44 del 2001;
6.     viceversa di non approvarlo se non conforme alla normativa vigente e se redatto secondo quanto suggerito dalla circolare 14 dicembre 2009.
Assemblea per la difesa della scuola pubblica di Vicenza

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