Resoconto dell’incontro dei Comitati Buona Scuola del Veneto di giovedì 20 maggio a Santorso (VI)
All’incontro di giovedì 21 maggio a Santorso erano presenti tre province: Vicenza, Padova e Verona. Da Treviso e Venezia, che in questo momento sono presi da vari impegni legati alla scuola, non ha potuto venire nessuno, ma restano comunque in collegamento.
Tra genitori e insegnanti c’erano una quarantina di persone: un gruppo abbastanza nutrito e convinto a non mollare.
Da una panoramica delle varie situazioni è emerso che coinvolgere le persone è sempre molto difficile; anche alcune amministrazioni comunali, che prima delle elezioni erano state abbastanza presenti, ora sono ferme. Eppure dove si creano sinergie qualche risultato c’è: a Venezia l’USP aveva tolto 12 classi a tempo pieno e a causa delle proteste nel giro di quattro giorni le ha ridate.
Tra genitori e insegnanti c’erano una quarantina di persone: un gruppo abbastanza nutrito e convinto a non mollare.
Da una panoramica delle varie situazioni è emerso che coinvolgere le persone è sempre molto difficile; anche alcune amministrazioni comunali, che prima delle elezioni erano state abbastanza presenti, ora sono ferme. Eppure dove si creano sinergie qualche risultato c’è: a Venezia l’USP aveva tolto 12 classi a tempo pieno e a causa delle proteste nel giro di quattro giorni le ha ridate.
In generale la scuola pubblica soffre sempre di più.
Nella primaria i nuovi organici riportano tagli ulteriori; molte classi a tempo pieno non sono state concesse e la maggior parte di quelle che ci sono possono dirsi a 40 ore ma non a tempo pieno, dato che non possono contare sulla compresenza e sulle possibilità di progetti e laboratori che essa permetteva; l’inglese insegnato dai docenti di classe comporta un’ulteriore perdita di qualità e fa saltare ancora ore di compresenza; il vincolo quinquennale sui libri di testo è insensato: non dà nessun risparmio e mortifica la libertà d’insegnamento.
Nella secondaria c’è la massima confusione: si deve presentare la scuola ai genitori senza sapere cosa faranno le prime; si scelgono libri sulla carta senza poterne esaminare i contenuti; vengono ridotte le ore di scuola agli studenti; per “riconvertire” gli insegnanti in esubero, insegnerà una certa materia anche chi non ha preparazione specifica per farlo: ad esempio negli istituti tecnici (amministrazione finanza e marketing) la fisica potrà essere insegnata anche dai laureati in chimica agraria, che non è esattamente la stessa cosa, non ci sono fondi per i corsi di recupero.
Nella secondaria c’è la massima confusione: si deve presentare la scuola ai genitori senza sapere cosa faranno le prime; si scelgono libri sulla carta senza poterne esaminare i contenuti; vengono ridotte le ore di scuola agli studenti; per “riconvertire” gli insegnanti in esubero, insegnerà una certa materia anche chi non ha preparazione specifica per farlo: ad esempio negli istituti tecnici (amministrazione finanza e marketing) la fisica potrà essere insegnata anche dai laureati in chimica agraria, che non è esattamente la stessa cosa, non ci sono fondi per i corsi di recupero.
Inoltre i bilanci sono in sofferenza: non ci sono fondi per le supplenze e in alcune scuole le classi rimangono settimane con coperture a sbrindelli, con i ragazzi che entrano dopo o escono prima oppure vengono smistati tra le varie classi. Questo manda in malora la didattica e mette a rischio la sicurezza perché, indipendentemente dall’ampiezza dell’aula, il limite è di 26 compreso l’insegnante, e spesso invece oltrepassano i 30.
Si è deciso di diffondere e cercare di far approvare alcuni documenti come già hanno fatto alcuni Collegi e Consigli d’Istituto:
Si è deciso di diffondere e cercare di far approvare alcuni documenti come già hanno fatto alcuni Collegi e Consigli d’Istituto:
- sull’inglese (scuola primaria): link documento – mail salvalascuolapubblica@gmail.com ;
- sui libri di testo (scuola primaria): link documento– mail salvalascuolapubblica@gmail.com ;
- sulla riforma delle superiori (scuole secondarie): link documento – mail assdifesascuolapubblica@yahoo.it ;
- sui bilanci, rivolto in particolare ai Consigli d’Istituto: link documento – mail comitato.nogelmini@gmail.com .
I documenti sono disponibili nei siti dell’Assemblea di Vicenza, del Comitato Genitori ed Insegnanti per la Scuola Pubblica di Padova e del Salvalascuolapubblica ai link segnalati.
Chiediamo che chi li sottoscrive, oltre a diffonderli e trasmetterli come meglio crede, ce ne invii copia con i dati precisi entro il 20 giugno agli indirizzi mail di riferimento in modo che li si possa inviare alla stampa, al Ministero, agli Uffici Scolastici regionale e provinciali e presentare nel corso di una conferenza stampa da definire.
Chiediamo che chi li sottoscrive, oltre a diffonderli e trasmetterli come meglio crede, ce ne invii copia con i dati precisi entro il 20 giugno agli indirizzi mail di riferimento in modo che li si possa inviare alla stampa, al Ministero, agli Uffici Scolastici regionale e provinciali e presentare nel corso di una conferenza stampa da definire.
Parimenti si ritiene essenziale cercare di fare informazione accessibile e corretta ai genitori e ai cittadini per cui verranno proposti dei volantini che riportino sia i danni che stanno accadendo alla scuola che i tentativi di insegnanti e genitori di opporvisi.
Un volantino di sintesi sulla situazione generale è già nel sito dell’Assemblea di Vicenza Lo sapevate che … .
Nuovi, magari specifici per i vari argomenti, verranno preparati per settembre.
L’Assemblea di Vicenza gestirà un gazebo informativo e organizzerà una tavola rotonda nell’ambito di Festambiente (dal 23 al 27 giugno). Cinque sindacati della scuola hanno organizzato per lunedì 24 maggio un’occupazione simbolica dell’USR in via Riva di Biasio a Venezia per protestare contro i tagli alla scuola. I sindacati di base propongono il blocco degli scrutini di giugno (in Veneto per il 10 e l’11).
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