martedì 13 luglio 2010

Università, esami all'aperto alla Sapienza

dal sito www.dire.it  dell' «Agenzia Dire» - 12 luglio 2010 

Università, esami all'aperto (e di notte) alla Sapienza:
'No ai tagli'
La protesta dei docenti delle facoltà umanistiche del grande ateneo romano: "Una università senza finanziamenti è destinata a vivere periodi bui e a finire in strada"ROMA - Scatta oggi la protesta dei docenti delle facoltà umanistiche de La Sapienza, il grande ateneo romano. Da stamattina gli esami si terranno o all'aperto, fra i vialetti della cittadella universitaria, o di notte, al buio a simboleggiare il fatto che "una università- spiegano i professori- indebolita nel finanziamento e negli investimenti da parte della Stato è destinata a vivere periodi bui e a finire in strada".
Così, oggi, in strada ci sono finiti i docenti che hanno deciso di interrogare i loro studenti all'aperto. "Io devo sostenere il mio ultimo esame, storia contemporanea- racconta Alessandra, studentessa di Lettere- non mi dispiace farlo all'aperto, è importante che i professori manifestino il loro disagio. Hanno fatto bene, invece, a non bloccare gli esami. Quella scelta ci avrebbe danneggiati". Il professore Bruno Tobia, docente di Storia contemporanea, interroga su una panchina gli universitari. "Ho deciso di protestare- racconta- per cercare di fermare una politica ormai pluriennale fatta di tagli progressivi a università e ricerca. Tagli che si sono appesantiti negli ultimi due anni. Così non si va avanti". L'università è talmente povera che oggi il professor Tobia ha dovuto portare da casa la carta per stampare l'attestazione di esame da dare agli studenti.
Se la prende con "la falsa meritocrazia" la docente di Storia dell'arte Caterina Volpi, che racconta: "Ci stavamo muovendo per cercare di premiere i meritevoli, ma con il blocco degli stipendi e del turn-over e degli scatti stipendiali questo non sarà possibile. Eppure il ministro Gelmini aveva detto che con le sue riforme sarebbe stato premiato il merito. Invece gli anziani se ne vanno e i giovani restano al palo". Oggi, dunque, esami all'aperto "contro la riforma Gelmini, i tagli all'università, il blocco degli scatti per gli stipendi del personale universitario". Da domani, invece, quelli in notturna dalle 21 alle 5.

12 luglio 2010

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