CONTRO L'EUROPA DEI PADRONI E DELLE BANCHE
I LORO DEBITI NON LI PAGHIAMO
I LORO DEBITI NON LI PAGHIAMO
La Commissione Europea, la Banca Centrale Europea, il Fondo Monetario Internazionale e gli altri centri di comando multi/trans/nazionali stanno usando le maniere forti per imporre a livello globale la loro dittatura, cioè la spietata legge dello sfruttamento e della concorrenza per il profitto capitalistico a vantaggio di elites sempre più piccole e sempre più ricche, mentre la crisi che loro hanno provocato dev'essere pagata coi sacrifici di una parte sempre maggiore dell'umanità: quella che non riesce più a vivere col proprio lavoro. Anche la nostra cosiddetta "società opulenta", dove le conquiste dello "stato sociale" e della democrazia (formale) sembravano garantite quando "i mercati tiravano", ormai si sta sgretolando sotto i colpi del "mostro": il debito pubblico.
I FUNZIONARI pagati con le nostre tasse ma legati (da "destra" o da "sinistra", le differenze sono solo di forma) alle diverse lobbies padronali e finanziarie, ci presentano come dogmi intoccabili il pagamento del debito, il pareggio del bilancio pubblico, le privatizzazioni, e dunque più tagli ai costi sociali, più negazione dei diritti, precarizzazione del lavoro e della vita, rapine e distruzioni dei beni comuni essenziali, ecc.. Insomma stanno distruggendo il presente di una popolazione già impoverita e negando il futuro ai giovani, mentre le stragi provocate dalle guerre "umanitarie ad alta tecnologia" già si sommano alle previste catastrofi ambientali da inquinamento globale... e tutto ciò per tentare di mantenere le loro rendite e i loro privilegi.
Ma non è affatto vero che queste siano scelte obbligate. Siamo ad un bivio, ad una rottura storica. Altre volte l'umanità si è trovata in situazioni simili, e ogni volta la soluzione è stata un salto di civiltà. Ora spetta a noi, parte cosciente e produttiva della società odierna, cominciare ad operare questo salto. Noi il loro debito non lo paghiamo. Vogliamo una vera alternativa di sistema. Si deve uscire dalla crisi con il cambiamento. Le risorse ci sono. Le alternative
vanno conquistate, insieme. In Europa, in Italia, nel Mediterraneo, nel mondo.
In tanti e tante, diversi e diverse, uniti. E’ il solo modo per vincere.
vanno conquistate, insieme. In Europa, in Italia, nel Mediterraneo, nel mondo.
In tanti e tante, diversi e diverse, uniti. E’ il solo modo per vincere.
PEOPLES OF EUROPE, RISE UP! POPOLI D'EUROPA, SOLLEVIAMOCI!
Crediamo che questa frase già usata ad Atene dal movimento greco contro il pagamento del debito debba essere assunta come titolo del crescente movimento europeo.
In Italia, dopo lo sciopero generale del 6 settembre, è cresciuta la partecipazione attiva ad iniziative di lotta e di autorganizzazione: dai sit-in alla Borsa di Milano e davanti al Parlamento durante la votazione della manovra, alle occupazioni delle agenzie di rating e le proteste che hanno interessato varie banche, alle numerose riunioni e assemblee (fra cui quella nazionale di SABATO 1° OTTOBRE a Roma indetta dai promotori dell'appello "Dobbiamo fermarli" www.nonpaghiamoildebito.org)
in preparazione delle
manifestazioni europee del 15 ottobre
che si svolgeranno in molte capitali fra cui ROMA
A VICENZA GIOVEDI’ 6 ottobre 2011
Assemblea pubblica
CHIOSTRI DI SANTA CORONA ORE 20.45
A VICENZA GIOVEDI’ 6 ottobre 2011
Assemblea pubblica
CHIOSTRI DI SANTA CORONA ORE 20.45
INTRODUZIONE VIDEO DI Eric Toussaint: storico e politologo, presidente del Comitato per l'Annullamento del Debito del Terzo Mondo (CADTM). È membro del Consiglio Scientifico di Attac France, membro scientifico della rete di Attac Belgio e del Consiglio internazionale del Forum sociale mondiale
INTERVERRANNO DELEGATI SINDACALI, STUDENTI DI “ATENEI IN RIVOLTA”, RAPPRESENTANTI di MOVIMENTI PROMOTORI DELLA MANIFESTAZIONE
coordinamento non paghiamo il debito, rete no war, vicenza bene comune
per adesioni; vicenzabenecomune@libero.it
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per adesioni; vicenzabenecomune@libero.it
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