domenica 2 ottobre 2011

Vicenza: mobilitazione di genitori e docenti per il diritto allo studio

da Il Giornale di Vicenza
Domenica, 2 ottobre 2011

MANIFESTAZIONE. In quartiere San Pio X

In 350 al corteo
senza colore
per la scuola

La mobilitazione di genitori e docenti per il diritto allo studio

In marcia per la scuola. Per dire basta con i tagli e richiamare l'attenzione delle famiglie sull'importanza dell'istruzione pubblica. Questo il messaggio che ieri pomeriggio è stato scandito da un corteo di 350 persone tra genitori, insegnanti, studenti di ogni età che frequentano le scuole del comprensivo 2 di via Piovene, a San Pio X, sei plessi in tutto: le due materne Piccoli e Settecà, le tre elementari Lioy, Gonzati e Magrini e la media Bortolan. Tutti insieme per un pomeriggio a metà tra la festa di inizio anno scolastico e la mobilitazione per una causa importante come quella del diritto allo studio. «La partecipazione c'è stata, le famiglie hanno risposto all'appello, dimostrando di essere sensibili alle problematiche educative, tanto che ci siamo riproposti di ripetere l'iniziativa, la prossima volta magari coinvolgendo i genitori di tutti gli undici istituti comprensivi della città», fa sapere soddisfatto Corrado Battilana, presidente del Comitato genitori della media Bortolan. Presente alla manifestazione, la prima nel suo genere organizzata spontaneamente dalle famiglie, anche l'assessore comunale all'Istruzione Alessandra Moretti che ha posto l'accento su una scuola che in Italia non è mai stata oggetto di investimenti importanti, come invece accade in tutti gli altri paesi europei. «Dopo i tagli imposti dalla riforma Gelmini - ha aggiunto - ora bisogna fare i conti con una manovra che azzoppa gli enti locali e che avrà ricadute pesantissime sulla scuola». Mense scolastiche, servizio trasporti, centri estivi, attività integrative: saranno queste le voci che cadranno come birilli per effetto della manovra e del Patto di stabilità. «Di fronte ad un governo che indebolisce il pubblico a favore del privato - ha detto Moretti - serve coesione tra scuole e famiglie per fare in modo che il servizio, già messo a dura prova, non perda di qualità». Un primo segnale di attenzione è arrivato ieri dalla raccolta di due euro a favore dei plessi dell'istituto da coloro che hanno preso parte alla marcia senza sigle e bandiere, conclusasi nel parco giochi di via Bachelet con merenda a base di torte e panini. AN.MA.

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